Inglesi profughi nel continente. 559 anzi tutto che accetta tutti i dogmi della Chiesa cattolica, ed inoltre che nulla gravava tanto la sua coscienza, come l’avere scritto contro tali articoli di fede. Egli lesse realmente la prima di queste dichiarazioni, anche se, come ben presto diede a vedersi, la intendeva non in senso cattolico. Ma invece della seconda assicurò che nulla gravava tanto la sua coscienza quanto Tessersi indotto a quelle sette ritrattazioni : la mano destra, che le aveva firmate, dovere anche la prima sentire in espiazione il fuoco. In realtà quando fu dato fuoco alla pira egli stese la destra: subito dopo egli era morto.1 Dal 1554 molti protestanti inglesi fuggivano nel continente, ma non era loro facile trovare un asilo. In Francia li si vedeva di malavoglia ed i luterani tedeschi erano avversi ai sacramentari inglesi come ai cattolici. Alcuni recaronsi a Wesel, dove erano tollerati a mal grado.2 Pietro Martire Vermigli procurò ricovero ad altri a Strasburgo; molti si volsero alla Svizzera calvinista, Giovanni a Lasco recossi da ultimo in Polonia, Coverdale in Danimarca. 3 Uno dei punti principali di convegno per i profughi fu Francoforte sul Meno, ove da protestanti francesi emigrati ottennero l’uso comune d’una chiesa, nascendone tosto la questione se anche a Francoforte fosse lecito usare il libro inglese della preghiera comune. Si arrivò ad un primo accordo, molto presto si tornò in dissidio, apparsovi come predicante John Knox, per la seconda volta avvenne la riconciliazione e in breve si tornò a vedere «bollente » la lotta. Allorquando vi arrivò con nuovi profughi dall'Inghilterra Riccardo Cox, la piccola comunità francofordiese si scisse in Knoxiani e Coxiani. John Knox predicava sul pulpito contro Cox, un amico del quale trovò però un mezzo per allontanare da Francoforte l’incomodo aggressore, accusando Knox presso il magistrato di dire in uno dei suoi scritti4 che l’imperatore era nemico di Cristo non meno di Nerone e di infuriare contro la regina d’Inghilterra.5 (Calvino, che già in precedenza era entrato nella lizza,6 chiese alla comunità inglese di Francoforte ragione della 1 Ibid. 6 GaIRDNER 370 88. 2 Melantone intervenne per loro presso il consiglio di Wesel con un parere del 19 novembre 1556 (Corp. Reform. VIII, 908), ma ai 29 di marzo del 1557 scrive : « Exulibus Gallicis et Anglicis doleo meam intercessionem lenissime scrip-tam non profuisse apud Fesulanos » (= quei di Wesel ; ibid. IX, 121). Melantone consigliò parimenti ai 13 di luglio del 1557, di tollerare a Francoforte i profughi inglesi (ibid. IX, 179). 3 Gairdner 391 s. 4 Faithfull Admonition of Christians, concerning the present troubles of England in Works III, 257. 5 Calvini Opera XV (Corp. Reform. XLIII), 337, 370, 393. 422, 447, 523, 551, 558, Dictionary of National Biography XXXI, 312 s. Gairkner 391 s. 6 Lettera del 18 gennaio 1555, loc. cit. 393 ss.