410 Marcello II e Paolo IV. 1555-1559. Libro II. Capitolo 3c. Paolo IV non si lasciò spaventare da simili misure. La bolla del giovedì santo In coena Domini conteneva aggiunte contro gli assalitori dello Stato pontifìcio ed il venerdì santo tralasciavasi nella liturgia l’usuale preghiera per l’imperatore.1 Il 27 aprile Paolo IV diede un terribile esempio del suo rigore facendo distruggere Montefortino, un luogo posto vicino a Velletri, i cui abitanti da lungo tempo erano famigerati come ribelli e banditi.2 Poco prima erano arrivati a Civitavecchia quale prima riserva 1500 francesi : essi dovevano servire alla difesa di Roma,3 ma ben presto dovettero rinforzare l’esercito del Guise. Durante il lungo temporeggiare dei nemici Alba aveva terminato i suoi preparativi contro l’imminente attacco.4 Quando alla fine questo intervenne, si vide, che l’esercito franco-papale non era all’altezza degli spagnuoli. A partire dal 24 aprile la guerra s’aggirò attorno all’assedio della città di Civitella, che Alba aveva egregiamente armata e che ora era valorosamente difesa dal conte di Santa Fiora, il quale aveva entusiasmato alla resistenza gli abitanti, persino le donne, ed era riuscito a respingere ripetuti attacchi.5 Come suole avvenire in operazioni belliche disgraziate, non mancarono mutue accuse.0 II 1° maggio Guise e Antonio Carafa vennero sì aspramente alle prese, che la sera stessa Antonio abbandonava il campo. Contemporaneamente tenevansi in Roma le sedute dell’inquisizione, in cui il papa voleva senz’altro procedere contro Filippo II colla scomunica e la deposizione, ma si fece valere in contrario, 1 Cfr. Brown VI 2, n. 855, 856, 859, 865 ; la relazione portoghese presso Santarem XII, 451 ; * Avvisi di Roma del 17 e 24 aprile 1557 (Biblioteca Vaticana); Ma.ssarei.li 306-307 ; Riess 218 s. Sul processo contro Filippo II vedi Gobi, Archivio I, 209 ; Gulik-Eubel (III, 37) mettono erroneamente al 30 marzo la deliberazione concistoriale sul richiamo degli inviati. Non solo tutte le altre fonti ma anche gli * Acta Consist. cancéll. VII nell’Archivio concistoriale danno il 9 aprile. 2 B. de la Blanchère in Rev. histor. XXII, 364. Bicostruito in seguito, Montefortino ricevette nel 1873 il nome di Artena. Il cambiamento di nome non giovò molto ; il luogo rimase un nido di delinquenti (vedi Sigicele in Mondo criminale di Ferrerò 1897). Secondo il * Diario di Cola Coleine (Biblioteca Chigi) la espugnazione di Montefortino era avvenuta il 22 aprile 1557 ; v. in proposito anche M. -Roseo 539 s. 3 Cfr. la * relazione di Delfino del 17 aprile 1557. Archivio segreto di Stato in Vienna. 4 * Discorso sopra la guerra di p. Paolo IV con M. A. Colonna. Cod. D. 21 dell’Archivio Santacroce in Roma. 5 Vedi Andrea 222 s. ; M. Roseo 541 s. ; Cabrerà, Felipe II 1. 3, c. 9; cfr . Pittaluga in Riv. milìt. ital. XLI (1896) e Fedele in Riv. Abrusz. XI (1896) ; v. anche le relazioni citate in Nonciat. II, 569, n. 3. 6 Vedi Navagero presso Brown VI 2, n. 878 e 1'* Avviso dell’8 maggio 1557. Biblioteca Vaticana.