La villa (li papa Giulio. 213 di un solo pezzo di porfido. Questo dono, col quale Ascanio Colonna rese grazie per la restituzione nei suoi territorii, proveniva dalle terme di Tito e passò più tardi nella Sala rotonda del Museo Pio-Clementino al Vaticano.1 Dal becco di un cigno tenuto da una Venere, fluiva l’acqua nella vasca, ai cui lati stavano due vasi di marmo venato di verde. I lati della splendida corte sono chiusi da pareti rettilineari a due piani, formate da arcate cieche ad arco rotondo, che sono divise da pilastri con mezze colonne ioniche davanti e coronate da semplice attico. Al principio e alla fine di queste pareti laterali due uscite per parte conducono nei giardini e nel parco. L’edificio trasversale che separa il primo da un secondo cortile è dell’Ammanati, come attestano i lineamenti ed un’iscrizione a un pilastro.2 Nel mezzo si apre il triplice ingresso : alcuni gradini conducono ad una loggia, il cui cielo, decorato un tempo lussuosamente con ornamenti di stucco e pitture in oro, è sostenuto da 14 colonne ioniche in marmo di diverso colore. A destra e sinistra di questa loggia trovasi una stanza, accanto alla quale per due scale all’aperto si scende nel profondo cortile della fontana con un’ancora più profonda, sommamente graziosa grotta, la così detta «fontana segreta», come è detta nella descrizione dell’Ammanati del maggio 1555. Il cortile della fontana consiste in due piani con nicchie, ch’erano decorate di busti e statue antiche, di cui si sono conservati solo alcuni busti e nel piano inferiore, ove trovansi anche due grotte a loggia, le figure colossali dell’Arno e del Tevere giacenti sopra due vasche d’acqua. Il centro a semicerchio della corte è incorniciato da una balaustrata a giorno, ch’era parimenti ornata di statue, e abbraccia la fontana segreta, vero e proprio ninfeo, che trovasi un piano ancor più abbasso. Il soffitto di questa fontana è sostenuto da otto erme femminili eseguite secondo un disegno del Vignola.3 Marmo prezioso di diverso colore copre il pavimento. Dalle fontane zampilla Vacqua Virgo. Due piccole scale a chiocciola, nascoste nelle ricordate grotte, danno l’accesso a questo punto il più brillante della costruzione. In questi ambienti mano d’artista ha rappresentato sulle pareti e nel soffitto la leggenda dell ’Acqua Virgo secondo Frontino e i segni dello zodiaco, le stagioni dell’anno e le principali divinità degli antichi. Le pitture fecondo Frontino sono di- 1 Vedi Vasari I, 111 ; Cancellieri, Lettera intorno la maravigliosa tazza di porfido regalata a Giulio III da A. Colonna, Roma 1821 ; cfr. Ardi. d. Soc. Soni. IV, 329 s., Lanciasi II, 190; Guida del Museo Vaticano di scoltura, Roma 1908, 16. Anche i] sarcofago delle Amazoni ora esposto nel cortile del Belvedere viene da Villa Giulia ; vedi Amelung, Die Slculpturen des Vatilcanisdien Museums II, 120 ss. 2 Vedi Wiixich 50. 3 V. ibid. 62, n.