164 Giulio III. 1550-1555, Libro I. Capitolo 5 a. guidare dal Modrzewski, il suo segretario fantastico e confuso, il quale pensava a un concilio libero. Si passò sopra al risoluto cattolico Hosio e in vece di lui vennero mandati a Trento uomini, che erano altrettanto accondiscendenti che d’idee confuse.1 In breve a Roma si era venuto a conoscere che Glogowski aveva dato relazione troppo favorevole. Il 20 settembre 1552 il papa mandò una lettera all’inquisitore di Cracovia perchè facesse segrete indagini sul contegno sospetto di alcuni vescovi polacchi verso gli eretici.2 Allorquando, nel 1553, il re Sigismondo Augusto tornò ad ammogliarsi, Giulio III approfittò delle congratulazioni per una seria esortazione a che colla sua autorità il re proteggesse la fede cattolica contro attacchi oltraggianti.3 In seguito esortazioni simili furono mandate ai vescovi e alla nobiltà di Polonia non che ancora al re e alla regina.4 Costei non giustificò5 le speranze che i cattolici polacchi avevano collocate in lei,6 ed il suo sposo continuò a lasciar andare le cose come andavano, quantunque Hosio non si stancasse di raccomandare insistentemente a bocca e per iscritto il patrocinio della fede cattolica. Se il re lascia scindere la Chiesa, dichiarogli profeticamente Hosio ai 12 di marzo del 1554, Dio lascierà andare in pezzi anche il suo regno.7 La circostanza, che nel 1554 al sinodo di Petrikau non comparvero, oltre al primate di Gnesen ed Hosio, che i vescovi di Cracovia e Plozk, mostra quale fosse lo zelo della maggioranza dei diotus et agnus Dei canta a tutta voce con li cantori, così ci tirasse gli altri, che gli sarebbe facile, sebene alcuni dicono il contrario». Nella sua * lettera del 6 aprile 1551 (Archivio di Stato in Firenze) Serristori notifica la nomina di Mentuato a nunzio in Polonia. Va quindi corretto in conformità Biau-det (Nonciat. 95), del resto sì preciso. ’ Vedi Dembinski, 1ìeschinckung 31 ss. ; cfr. Krasinski 86 ss. 2 * Min. brev. 15-52. Ann. 41, t. 05, n. 616 (Archivio segreto pontifici o). Il sospetto contro l'arcivescovo di Gnesen era infondato, il pastore di Chelm invece, I. Uchanski, stava a ragione in voce di eterodossia ; vedi Eich-horn I, 205-206. 3 * Ergi Polonia-1, il 22 maggio 1553. Min. brev. Ann. 41, t. 68, n. -373. Archivio segreto pontificio. 4 Le lettere ai vescovi e alla nobiltà presso Raynalp 1553, un. 40 e 41. Cfr. la * lettera ai vescovi del 27 maggio 1553. Min. brev. loc. cit. n. 391 ; ibid. n. 393 a-1 re in data 27 maggio ; n. 395 alla granduchessa Caterina per lo sue nozze, del 28 maggio (Archivio segreto pontificio). Grande riguardo agli interessi e desiderii della Polònia prese Giulio III allorché il granduca russo Ivan il terribile cercò di ottenere il titolo di re colla promessa, certo non seria, di sottomettersi a Roma quanto alle cose ecclesiastiche. Cfr. in proposito Fie-dler in Sitzungsber. dell’Accademia di Vienna. XL, 50 s. ; Pierling, Pome et Moscou, Paris 1883, 19 s., 33 s. ; Papes et Tsars, Paris 1890, 44 s. ; La Russie I, 334 s. ; Uebersberger I, 282 s., 287. 5 Cfr. Bellesheim in Ilistor.-polii. PI. CX, 265. 6 Cfr. la * lettera di Martinengo al Cardinal Monte da Vienna 1° giugno 15-53. Nunziat. di Germania, LA'llI 179. Archivio segreto pontificio. 7 Hosil epìst. II, 411.