666
Appendice.
  88.»Relazione di Agostino Ricchi sulla malattia mortale di papa Paolo IV. 1
   ... Quum enim senex plus quam octogenarius animo integerrimo, vita inculpata ac virtute nemini non cognita, tam pertinaciter observans esset omnium rerum quae ad Dei cultum ac religionem pertinerent, ut turn alias turn èv lxi)uo<payiai4 saepifus seipsnm ad extremum spiritum per-duxisset, vix ab co tenuissimo victu dimoveri poterai, prius quam in summam imbecillitatem iatque in animi defectionem incidisset. At vero, quum in maximis canicularium dierum squalloribus, nobis invitis, trium iam dierum a carnibus abstinentiam atqaie ab aliis omnibus optimi alimenti cibariis, te potissimum dissuadente, pertulisset, tandem illuni etiandum erectum syncope prehendit. Ex qua nempe Dei auxilio relatus, ubi res omnes quae ab postremam lucem spectarent pro tanti principi« dignitate ac prudentia composuisset, post paucas horas summa «um pie-tate ac religione e vita excessit.
   Ad illmum et revmum d. d. Alphonsum Carafam card. Neapolit. Augu-stini Eicclii in historiam aegrotationis Paulis IV P. M. praefatio.
God. Barb. lat. 2567, 26 s. Biblioteca Vaticana.
89-90. Sulle fonti e trattazioni della storia di Paolo IA~.
   Ancor vivente, Paolo IV ha trovato un esimio descrittore del suo essere nell’ ambasciatore veneto Bernardo Navagero. La relazione di questo eminente diplomatico si fonda tutta su personale osservazione. Essa offre un’ « immagine meravigliosamente compiuta e ricca di tono, nella quale posa ancor dappertutto il fresco smalto della vita ».2 La relazione, che per la sua plastica evidenza forse supera tutte le altre, venne ben presto diffusa manoscritta, ma soltanto tardi, nel 1846, pubblicata nella raccolta dell’Alberi. Già prima, del pari che quella di Alvise Moce-nigo del 15G0 che la completa, era stata introdotta nella letteratura storica del Ranke, che nelle Analecta al terzo volume dei suoi Pàpste (48 * ss.) tratta di ambedue le relazioni, toccandovi anche l’errore principale del Xa vagero, che Paolo IV abbia cominciato la guerra contro la Spagna solo per nepotismo (3S9). Sfuggì del tutto al Ranke la critica dedicata alla relazione del NaVagero dal cardinale Antonio Ca-rafa, morto nel 1591,3 in un lavoro conservato nella Biblioteca
 1	Cfr. sopra, pp. 518, 585, 590. Su A. Ricchi vedi Marini I, 347 s.
    -	Vedi Andreas, Die venezianischen Relationen und ihr Verhältnis zur Kultur der Renaissance, Leipzig 1908, 113. Sul Navagero, ugualmente distinto come uomo politico e dotto, cfr. Cicogna nel VI voi. delle Iscrizioni Veneziane (1855) e Susta, Dìe Kurie und das Konzil von Trient III, Wien 1911, m, vi s.
    3	V. le opere stampate del dotto cardinale in Catal. libr. Bibi. Gasanat. II, 93 ; cfr. Batiffol, Vaticane 69 s. ; ibid. 63 s. sulla sua vita. Già prima il cardi-