308 Pio V. 1566-1572. Capitolo 4 c. colari di togliere abusi, ciò che però voleva significare non molto, chè, sapendo come tali prescrizioni generali dovessero unicamente servire a liberare il re dagli impacci del momento, i suoi rappresentanti in Italia perseverarono nel tradizionale modo /d’agire.1 In questo critico momento l’attenzione del papa, che fu tranquillizzato da Giustiniani,2 venne distratta dalle controversie di politica ecclesiastica dalla necessità di fare tutto il possibile per allontanare i pericoli, di cui Turchi minacciavano dall’Oriente la cristianità. Già nel marzo del 1570, alle notizie dei grandi preparativi dei Turchi, egli aveva tentato di avviare una lega fra Venezia e la Spagna mandando a tal fine Luis de Torres in Ispagna.3 La questione turca fu poi anche quella che condusse ad un riavvicinamento politico fra Madrid e Roma e con ciò potè insieme esercitare favorevole influenza per l’appianamento delle controversie ecclesiastiche. Per quanto lo tenesse occupato la crociata, Pio V non perdette per nulla di vista questi importanti affari. Ai 9 di ¡febbraio del 1571 Castagna consegnò al re un memoriale,4 diretto principalmente contro Yexequatur a Napoli, che veniva esteso alle più insignificanti disposizione papali, tanto che persino un poverissimo beneficiato non avrebbe potuto avere il suo beneficio se prima non avesse pagato le competenze per la concessione del placet regio. Alla fine di giugno del 1571 il cardinale Michele Bonelli fu spedito come legato in Ispagna. Insieme alla questione della crociata, al matrimonio del re di Portogallo con Margherita di Valois e all’affare del titolo a Cosimo de’ Medici, egli aveva l’incarico di riprendere le trattative intorno alla Monarchia Sicula e alle controversie sulla giurisdizione a Napoli 5 Pio V avrebbe dovuto aspettarsi finale condiscendenza in queste questioni perchè ai 21 di maggio del 1571, per ragione della lega conclusa da poco con Spagna e Venezia contro i Turchi, non solo aveva prolungato per altri cinque anni il sussidio imposto al clero spagnuolo, ma anche concesso per due anni la Cruzada e per cinque il cosi detto excusado. Questa straordinaria liberalità del papa, fin allora sì riservato, ebbe il suo motivo nel fatto, che Fi- , i Vedi Sentis 120. Ofr. Giannone IV, 183. 2 V. Corresp. dipi. IV, 20, n. 1. s Cfr. sotto, cap. 9. ! * V. * Cod. 3S-E-12 della Biblioteca Corsini in Roma, donde un passo presso Lammek, Zur Kirchengesch. 134 s. « V. Corresp. dipi. IV, 355 s. ; cfr. Carte Strozz. I 1, 224 s. 6 Tutte queste concessioni vennero fatte il 21 maggio 1571 ; v. * Indice de las concessiones que han heoho los Papas de la Cruzada, Sussidio y Escusado, Archivio dell’ambasciata spagnuola in Roma. Ofr. * Borghese I, l^-1' 147, p. 35 s., Archivio segreto pontificio. V. anche Corresp. dipi. IV, 295-296. SuH'e*cHSo(?o (Ladebchi 1571, n. 31 con data sbagliata) v. Annuaire de l’unir, de Lou vain 1909, 388 s.