Pio V e Maria Stuart. Movimento cattolico inglese. 403 manifestazione di vita del partito cattolico e sulla base di notizie veneziane pretendevasi di sapere che tutta l’Inghilterra si sarebbe sollevata contro Elisabetta. 1 Allora Pio V fece subito scrivere all’Alba (3 novembre) che proteggesse con tutte le sue forze la religione in Inghilterra ed ove possibile desse mano perchè la prigioniera regina di Scozia riavesse il trono: il duca non potrebbe fare cosa più gradita a Dio che liberando Maria dalle mani degli eretici.2 Colla stessa data il nunzio di Madrid ricevette l’istruzione di ottenere da Filippo II aiuto a prò dell’Inghilterra 3 ed anche l’ambasciatore spagnuolo a Roma dovette rivolgersi per la stessa faccenda al suo reale signore. Bisogna, così fece rappresentargli il papa, aiutare con denaro e truppe un nobile inglese cattolico, che forse potrà sposare Maria Stuart e poi ricevere l’Inghilterra come feudo dalle mani del papa.4 Filippo, che da principio si adirò perchè Pio avesse scritto all’Alba senza far menzione del re, si lasciò rabbonire dall’abilità del nunzio 5 e rispose amichevolmente, ma la sua lettera non conteneva che la decisione del re di rimettere tutto il negozio al senno dell’Alba.6 Ora costui già prima in una lettera mandata a Roma si era scusato adducendo la mancanza di denaro e il riguardo verso la Francia.7 Pio V si tranquillizzò di questa risposta dichiarando che in tali cose doveva fidarsi del giudizio dell’Alba e che nutriva fiducia sul sentimento cristiano e sulla prudenza del duca, ch’egli non si lascierebbe sfuggire l’occasione di riguadagnare l’Inghilterra.8 Difficilmente possono mettersi nel conto dei cattolici inglesi gli sforzi del partito di Norfolk; invece già da qualche tempo si era preparato un movimento realmente cattolico da principio di natura meramente religiosa. Non senza l’intervento di Pio V i seguaci dell’antica fede in Inghilterra cominciarono a scuotersi dalla inerzia fino allora osservata. Di già quale inquisitore generale Pio V sotto il suo predecessore aveva munito quattro preti, fra cui Sanders e Harding, di facoltà per riammettere nella Chiesa gli scismatici inglesi0 ed allora la cura delle anime fra i catto- 1 Zufiiga a Filippo II, j|4 novembre 1569, Corresp. dipi. Ili, 18S. 2 Presso Laderchi 1569, n. 285; Coleco. de docum. inéd. IV, 514; Kervyn de Lettenhove, Huguenots II, 386. 3 Bonelli a Castagna, 3 novembre 1569, Corresp. dipi. Ili, 186. 4 Zufiiga a Filippo II, |4 novembre 1569, ibid. 188. 6 Castagna a Bonelli, 14 gennaio 1568, ibid. 218. Bonelli (a Castagna!, 8 marzo 1570, ibid. 258 s.) scolpa il breve all’Alba. 6 Filippo II al papa, 20 gennaio 1570, ibid. 226. Cfr. Filippo II a Zufiiga, 18 dicembre 1569, e Castagna a Bonelli, 22 dicembre 1569, ibid. 205. 208. 7 Alba a Zfifiiga, 5 dicembre 1569, presso Mignet II, 508 s. 8 Zufiiga a Alba, 7 gennaio 1570, Corresp. dipi. III, 214. 8 Harding e Sanders a Morone, 11 giugno 1567, presso Meyer 412 ss. Simili facoltà concesse un * breve del 18 maggio 1570 a Guglielmo Alien, Giovanni