508 Pio V. 1566-1572. Capitolò 8 c. costanza e successo.1 Tutti i dintorni di Goa a poco a poco erano diventati cristiani; nel 1560 i soli Gesuiti contarono 12,967 battesimi.2 Tra i vescovi si distinse specialmente il domenicano Enrico Tavera di Cochin per il suo zelo nell’istruire e convertire gli indigeni; Pio V ne lo encomiò con un breve speciale.3 Anche il prete indigeno Andrea Vaz, figlio di un bramino, lavorò con gran successo fra i suoi compaesani.4 I viceré Costantino di Braganza e Antonio di Noronha appoggiarono con tutte le forze i missio-narii.5 II concilio, adunato a Goa nel 1567 per promulgare i decreti tridentini, regolò anche gli affari delle missioni indiane.6 All’arcivescovo di Goa, Gaspare de Leào Pereira, che tenne questo concilio, il papa aveva diretto il 7 ottobre 1567 un breve d’incoraggiamento, nel quale lo sconsigliava dal disegno di deporre il peso della dignità episcopale e gli conferiva per i neofiti la facoltà di dispensare dagli impedimenti matrimoniali di pura natura ecclesiastica. Tuttavia Leào rinunciò dopo il concilio.7 Per le regioni, nelle quali era difficile accedere ad un vescovo, i Gesuiti ottennero nel dicembre 1567 le stesse facoltà di dispensa e nello stesso tempo fu loro tributato uno splendido elogio della loro attività missionaria. 8 II cristianesimo faceva consolanti progressi anche nel Giappone, come si mostrò sotto i successori di Pio V.9 Come provano gli atti fin qui menzionati, Pio V dedicò alle missioni un’attività incomparabilmente più viva che non i suoi immediati predecessori. Mentre ad es. Paolo IV o Pio IV a stento indirizzavano un breve di esortazione e istruzione agli araldi della fede o in loro favore ai re e ai vescovi, il loro successore sotto questo rispetto difficilmente lasciò passare inutilizzata un’occasione. 1 Breve all’arcivescovo di Goa del 1° gennaio 1570, ibid. 1570, n. 429. 2 Mullbattek 82. Sacchini P. IX, 1. 4, n. 255. s Del 7 febbraio 1570, presso Laderchi 1570, n. 430. i Muixbauer 81. s Ibid. 79, 86. e Cfr. Bullarlum Patronatus Portugalliae in ecclesii Africae, Asiae atque Oceaniae curante Levi Maria Jordào de Pavia Manso, Lisbona 1868 ss., App. I ; Sacchini P. Ili, 1. 3, n. 225. '' Laderchi 1567, n. 247. s « Cum gratiarum omnium largitor Altissimus vestris cordibus tantum honoris sui amorem tantumque salutis animarumi studii impresserit, ut ex So-cietate vestra plurimi propagandae religionis christianae et homines gentiles idolorumque cultores ad sui Creatoris ac Salvatoris cognitionem adducendi cu-piditate flagrantes, non itinerum, non navigationum laboribus aut pericuiis ter-riti ex his Europae partlbus in Aethiopiam, Persidem, Indiani, usque ad Moluccas et Japoniam ac alias Orientis insulas et regiones alias a nobis remotissimas et in estremo orbe terrarum positas adire non dubitent » etc. (Litterae Apost., quibus institutio, conflrmatio et varia privilegia contmentur Societatis Jesu, Komae1 1606, 13). s Notizie più dettagliate nel prossimo volume di quest’opera.