550 Pio Y. 1566-1572. Capitolo 9 c. e a Don Juan la sua soddisfazione per la conclusione dell’alleanza esortandoli ad affrettarne l’attuazione. Tre giorni dopo i medesimi ricevettero dal pontefice nuove lettere colla preghiera di mandare con la maggiore sollecitudine la flotta ausiliaria spagnuola.1 Poiché nell’anno in corso non potevano farsi i preparativi nella quantità stabilita dal patto della lega, ai 20 di maggio s’era concordato, che la Spagna dovesse fornire solo 80 galere e 20 altre navi con truppe e che i veneziani venissero indennizzati da Filippo II delle spese maggiori : era stata nello stesso tempo fissata una dichiarazione relativa ai poteri di Marcantonio Colonna quale luogotenente di Don Juan, ch’egli doveva però avere solo come generale del papa. Le convenzioni vennero ratificate l’il giugno nella camera di Pio V ed allora il pontefice tornò ad esortare che si eseguissero rapidamente i deliberati.2 Un’altra volta ancora Venezia mise a dura prova la pazienza di Pio V differendo sconvenevolmente la solenne promulgazione della lega. Il nunzio Facchinetti insisteva per quanto poteva ma 10 si teneva a bada di settimana in settimana. Ben presto egli notò che.la Signoria non si fidava della Spagna e voleva approfittare della favorevole occasione per estorcere nuove concessioni sul campo finanziario. Solo dopo che il Papa ebbe concesso alla repubblica l’annua contribuzione di 100,000 scudi d’oro sul reddito del clero per cinque anni e fin tanto che durasse la guerra, avvenne 11 2 di luglio la solenne promulgazione della lega a Venezia.3 È caratteristico per lo zelo di Pio V a favore della crociata il suo adoperarsi perchè la lega appena conclusa colla Spagna e Venezia si estendesse e rafforzasse coll’accesso di altre grandi potenze. A tal fine il papa si era rivolto fin dal 30 maggio con lettere speciali all’imperatore ed ai re di Francia e di Polonia.4 In 1 V. Corresp. dipi. IV, 297 s. ; Laderciii 1571, n. 240. 2 V. Corresp. dipi. IV, 281 s., 312, 343. Cfr. Pometti 70, n. 1; Commemoriali VI, 325; Joega Ili, 150. s Cfr. VaTjENSISE 153 s., 155, 157, 159, 160, 162, 163 ; Largo, Guerra, 24. lì breve circa le concessioni finanziarie a Venezia ha la data del 7 giugno 1571; v. Fondo Albani t. 213, p. 227, Archivio segreto pontificio; Libri commem. VI, 324. In seguito alla dilazione di Venezia, l'istrumento della lega fu spedito solo a questo momento a mezzo degli ambasciatori ; v. la * lettera di A. Zi-bramonti da Roma 7 luglio 1571, Archivio Gonzaga in Mantova. Ai 9 di giugno del 1571 Cusano * riferisce su uno spiacevole incidente col Cardinal Cor-naro. Sarebbe caduta nelle mani del papa una lettera di questo cardinale, nell» quale il Cornaro invitava i veneziani alla pace col Turco e ad abbandonare la lega. Pio V 'ne fu sommamente sdegnato «et gli ha detto che non è degno di esser cardinale» (Archivio di Stato in Vienna). La ratifica della lega-compiuta da Filippo II fin dal 25 agosto 1571, non avvenne a Veuezia che il 15 ottobre e lo scambio delle ratifiche a Roma il 19 novembre : v. Corresp. dipi- IV, 309, 311, 313; Libri commem. VI, 327. 4 Vedi Laderchi 1571, n. 245 s. ; Schwarz, Briefwechsel 179 s. Le lega* zrioni erano già decise il 25 maggio 1571; v. Corresp. dipi. IV, 315.