580 Pio V. 1566-1572. Capitolo 9 e. Sebbene non conoscesse alcun riguardo verso se stesso, Pio V godette fino all’ultimo di grande vigore di spirito e di corpo. Venendogli comunicati all’inizio del 1569 funesti presagi egli ne rise ed osservò che si sentiva meglio che mai.1 Un anno dopo si apprese che lo stato di sua salute non era più sì buono come prima dopo che per consiglio dei medici aveva cambiato, per ragione del suo mal di pietra, la distribuzione dei pasti fino allora osservata,2 ma tosto che nella primavera del 1570 ritornò al suo antico costume, egli si sentì di nuovo arzillo come per l’addietro. E disse che ind’in poi intendeva di non chiedere più consiglio ai medici.3 I grandi avvenimenti storici, la guerra e la vittoria sui Turchi, che era stata procurata dalla sua decisiva cooperazione, contribuirono poi non poco a risvegliare le forze del suo corpo in uno sviluppo quasi giovanile.4 Tutte le relazioni concordano nel dirci quanto fresco e vigoroso fosse il papa negli anni 1570 e 1571 tanto ricchi di affari e agitazioni.5 Anzi nella primavera del 1571 egli potè osare di continuare senza cambiamento a occuparsi degli affari non ostante la cura col latte d’asina.6 Nel luglio, senza badare al gran caldo, andò alla sua piccola villa. Nel set- 1 Secondo la * relazione di Arco del 22 gennaio 1569 (Archivio di Stato in Vieinna) la frase detta ai cardinali fu «che quei tali sono pazzi et che sta meglio che sia stato ancora ». 2 * « S. S. per quanto s’intende non gode la buona sanità di prima che solea godere, et con questa mutatione de usanza ide vivere, mangiando hora la mattina, alle 12 hore et la sera ai 1 hora et meza di notte, non avanza ne megliora della infermità sua di non rittenere l’urina, la qual è di molta con-sideratione, ancora che S. S. s’affatica al solito». Avviso di Roma del 21 gennaio 1570, TJrl). 101(1, p. 221, Biblioteca Vaticana. 3 V. * Avvisi di Rama del 1° e 8 aprile 1570, ibid. 251, 258. i Rileva a ragione la cosa Herre {Papstwfihlen 150, 187). Cfr. le * relazioni di A. Zibranuonti del 13 gennaio e 10 febbraio 1571, Archivio Gonzaga (in Mantova. Ogni tanto però il mal della pietra tornava a farsi sentire: v. la * relazione di Ces. Spedano a Carlo Borromeo del 27 gennaio 1571, Biblioteca Ambrosiana in Mip.an.io, F. 44 Inf- 5 Cfr. gli * Avvisi di Roma, dei quali uno del 22 luglio 1570 (Uri). 1041, p. 816, Biblioteca Vaticana) rileva quanto bene stesse il papa. Ai 27 di aprile del 1571 Ztiniga scrisse a Filippo II : « S. S. ha estado todo este invierno con tanta salud che me parescia que era demasciaido de temprano hablar, en sede vacante » : solo da due giorni la ricomparsa del mal della pietra ha recato un po’ di preoccupazione ai cardinali : Corresp. dipi. IV, 253. 6 V. * Avvisi di Roma dell’ll e 19 maggio 1571, Uri. 1042, p. 56b, 62b, Biblioteca Vaticana. Per consiglio dei medici Pio V non celebrò Messa pel Corpus Domini del 1571 perchè doveva affatttoarsi molto portando a piedi il Santissimo Sacramento; v. ibid. p. 75.