Cosimo I a Koma (febbraio-marzo 1570). 455 che Cosimo l’aveva spinto su una via storta. Ciò non ostante, in considerazione della sua propria autorità non credette di poter accordare il ritiro della distinzione chiesto dall’Arco.1 In realtà le cose in proposito erano già anche andate troppo avanti.2 Addì 15 febbraio 1570 Cosimo arrivò con splendido accompagnamento alle porte di Roma e scese alla villa di Giulio III. Il 18 avvenne fra grande sfarzo il suo ingresso e ricevimento in concistoro. Anche l’Arco era comparso a questa cerimonia, che si compì nella Sala Regia. Allorquando l’avvocato concistoriale ricordò il nuovo titolo di Cosimo, Arco osservò al papa che protestava contro la lesione dei diritti dell’imperatore e si riserbava anzi una protesta più diffusa. Poi, quando il mediceo venne introdotto con gran pompa, egli abbandonò in modo dimostrativo la Sala. Tutti i tentativi del papa e di Cosimo per indurre l’ambasciatore imperiale a cambiare, fallirono.3 Ai 5 di marzo, la domenica Laetare, Arco ripetè la sua solenne protesta nell’appartamento privato del papa, presso il quale trovavansi i cardinali Morone, Chiesa e Bonelli. Mentitegli usciva dal Vaticano Pio V si recò nella Cappella Sistina alla Messa dell’incoronazione. Là Cosimo prese posto fra i due ultimi cardinali preti. Portava una lunga veste talare tessuta d’oro, sopra, mantello rosso guarnito di ermellino e il berretto ducale. Dopo l’epistola egli prestò il giuramento di fedeltà, indi il papa gli pose sul capo la preziosa corona d’oro lavorata a Firenze e gli porse lo scettro d’argento. Alla fine della cerimonia il nuovo granduca offrì come dono un calice d’oro, preziosi vasi e paramenti liturgici : al ritorno del papa nelle sue stanze egli gli tenne la coda. Da ultimo Cosimo fu distinto colla rosa d’oro benedetta lo stesso dì. * È cosa fuori di dubbio che fu completamente lontano dal pensiero di Pio V di volere coll’onore straordinario tributato a Cosimo recar pregiudizio a qualsifosse principe nei suoi diritti : va presa assolutamente sul serio la sua dichiarazione d’avere con ciò inteso soltanto di rimunerare i grandi meriti del mediceo verso la Santa 1 Vedi li ibi. loc. cit. 53 ss. 2 Sui preparativi a Roma per l’arrivo di Cosimo v. * Avvisi (li Roma del 25 gennaio, 8 e 11 febbraio 1570. Vi è ricordato un regalo di Cosimo per Pio V, « un calamaro d’argènto dorato con un horiolo dentro » del valore pi 250 scudi. 'Urli. 10Jtl, p. 223, 223b, 224b, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi Schwarz, Briefwechsel 156; Bmr, loc. cit. 55 s. Cfr. anche Muti-neu.i I, 88 s. ; DE Magistms 13 s. ; Corresp. dipi. Ili, 234 ss. Interessanti particolari sull’arrivo ¡e l’ingresso del nuovo granduca negli * Avvisi di Roma del 15 e 18 febbraio 1570 (Cosimo abitò nelle stanze del Cardinal Bonelli «parate di velluto cremisino con broccato d'oro»), Urli, llfil, p. 226b, 229b, Biblioteca Vaticana. 4 Sugli avvenimenti del 5 marzo si hanno numerose relazioni : quella d’Arco ■colla sua protesta presso Schwarz, Briefwechsel 156 s., Bibl 60 s., la relazione bell’ambasciatore veneto, presso Mtttineixi I. 89 s., quella del francese presso