548 Pio V. 1566-1572. Capitolo 9 c. trattative1 vennero come le precedenti tenute rigorosamente segrete, ma ciò nonostante corse voce per la città che il 19 maggio fosse intervenuta la conclusione del patto della lega : già si sentivano anche dei particolari sui comandanti delle galere pontificie.2 La voce aveva base di verità. La sera di detto giorno era finalmente venuta all’essere la triplice alleanza dopo che anche all’ultim’ora c’era stato pericolo che tutto naufragasse perchè i veneziani, a sommo corruccio di Pio V, insistettero sulla questione secondaria che la lega dovesse essere costretta a pagare le guarnigioni aumentate sul territorio veneto, ciò che gli spagnuoli respinsero, venendosi poi all’accordo, che tale questione con tutte le altre che potevano sorgere all’improvviso, dovesse rimettersi per la decisione al papa. Dopo ciò la mattina seguente gli ambasciatori di Spagna e Venezia sottoscrissero il patto.3 II prezzo, che Pio V dovette pagare, fu di grandi concessioni finanziarie a Filippo II : il 21 maggio 1571 la Spagna ottenne il prolungamento del sussidio imposto al clero per altri cinque anni ; per lo stesso periodo il così detto excusado e finalmente per sei anni anche la cruzada sì a lungo desiderata.4 In un concistoro del 25 maggio gli articoli della lega vennero letti, approvati da tutti i cardinali e quindi giurati dal papa e dagli ambasciatori di Spagna e di Venezia.5 La domenica 27 maggio intervenne in S. Pietro la solenne promulgazione del felice avvenimento.0 Dopo un pontificale celebrato dal cardinale Truchsess, monsignor Aragonia tenne un discorso e fece conoscere il contenuto della lega.7 Questa, conclusa dal papa, dal re di 1 Cfr. le relazione dei commissari! spagnuoli del 17 e 21 maggio 1571, Corresp. dipi IV, 277 s., 285 s. 2 * « Dicono che sabbato fu conclusa la pratica della lega, la quale conclusione non è successa senza voler divino et molta consolatione di S. Stì et di tutta la corte ». Le condizioni sono tuttavia tenute segrete. Poi si enumerano i ministri delVarriiati ecclesiastici (Avviso di Roma del 23 maggio 1571. Uri. 1042, p. 64b-65, Biblioteca Vaticana). Cfr. la «relazione di A. Zibra-monti del 19 maggio 1571, Archivio Gonzaga in Mentova. s Vedi Laderchi 1571, n. 232 s. ; Gennari 65; Brosch loc. cit. 16; Voi-jvovick 531, 591; Ciiarrière III, 149 s. ; Valensise 150, 152; Pometti 69 s. : Corresp. dipi. IV, 283 s. Severe frasi di’ Pio V ;su Venezia del 18 maggio 1571 in Carte Strozz. I 1, 159. * Ofr. sopra, p. 308. Dalla Corresp. de Gtranvelle, éd. Piot IV, 40 risulta ■quanto gli spagnuoli facessero dipendere la loro entrata nella lega dalle concessioni finanziarie. 5 Vedi Firmanus e Acta consist. card. S. Severinae presso Laderoih 1571. n. 225-226 (v. anche Studi e docum. XXIII, 334 s.). Cfr. Gennari 65 s. ; Sereno 417 s. e la «relazione d’Arco del 26 maggio 1571, Archivio di Stato in Vienna. 0 V. « Avviso di- Roma del 31 maggio 1571, Uri). 1042, p. 68b, Bibliote"''1 Vaticana. Cfr. Laderchi 1571, n. 236 e la «relazione di A. Zibramonti del 2 giugno 1571, Archivio Gonzaga in Mantova. T Vedi Laderchi 1571, n. 227 s. Cfr. Du Mont V 1, 203 s. ; Litnig, Cod.