122 Pio V. 1566-1572. Capitolo 2 d. alla Penitenzieria1 e con ciò il guasto generale fece il suo ingresso in questo, il più santo dei tribunali romani.2 Non mancarono invero tentativi di miglioramento. Se n’erano occupati tutti i papi del secolo xvi ad eccezione di Pio III; non vanno eccettuati neanche Alessandro VI ed il pontificato di tre settimane di Marcello II.3 La bolla di Pio IV del 4 maggio 1562 significa un notevole progresso per la riforma della Penitenzieria,4 che però solo Pio V stabilì sopra una base totalmente nuova. Un primo provvedimento avvenne già alla fine del 1566. Al fine di potere più facilmente ottenere dispensa da impedimenti matrimoniali, degli impiegati della Penitenzieria avevano fatto false dichiarazioni nelle suppliche. Il papa estese a questo abuso le pene stabilite pel delitto di falsificazione.5 In breve si pose mano anche ad una radicale trasformazione di tutto l’istituto, nuovamente prendendovi parte come incitatori e consiglieri il Cardinal Borromeo e il suo uomo di fiducia Ormaneto. 0 Anche nel corso del 1567 sentiamo di riforme e di progetti di riforme;7 nell’anno seguente dei cardinali furono nominati revisori,8 seguendo nel 1569 i passi decisivi. La Penitenzieria tale quale era stata fino allora con tutte le sue facoltà venne totalmente soppressan per risorgere in forma completamente mutata mercè la bolla del 18 maggio 1569.10 Con poche eccezioni la nuova Penitenzieria doveva potere assolvere e 1 Göller II 2. 03 s.. 146. 2 È però falso che le tasse volute dalla Curia siano state un pagamento por l’assoluzione ; non erano che le competenze per la compilazione dei documenti. Ibid. 132 ss. 3 Göller II 1, 101 ss. Per Paolo III e Paolo IV v. anche il nostro voi V, 129 s. ; VI, 443. < Göller II 1, 126 ss. Cfr. il nostro voi. VII, 315. s Motuproprio del 5 dicembre 1566, Utili. Rmn. VII, 498 ; cfr. 732. La data in Laderchi 1566, n. 88. 8 * Lettera di Ormaneto a Borromeo del 7 febbraio 1567 sulla riforma della Penitenzieria, Biblioteca Ambrosiana in Milano F. 88 Inf. p. 85-9-1) con annessevi molte più cose su questa riforma. v La riforma del penitenziere maggiore come di altri dignitarii alla cortp è annunziata come compiuta in un * Avviso del 9 agosto 1567 ( Urb. 101,0, p. 413, Biblioteca Vaticana): non si verificano quasi più spedizioni; gli impiegati non hanno più da vivere. I Tn * Avviso del 9 agosto 1567 (ibid. 427b) conosce una decisione pontificia, per cui tutti gli impiegati alla Penitenzieria dovevano essere chierici. s * Arco, 13 marzo 1568, Archivio di Stato in Vienna. » * « Pubblicata la Bulla della penitentieria », che con ciò è estinta e non spedisce più nulla; tutto ora va alla Cancelleria e Dataria (* Avviso di Roma del 5 marzo 1569, Urb. 10!,1. p. 34, Biblioteca Vaticana). Bolla del 23 aprile 1569. presso Göller II 2, 98. Già ai 14 di febbraio del 1569 Urb. 101,1, P- 34) un * Avviso sostiene che le dispense matrimoniali della Penitenzieria erano sospese perchè era stata concessa una dispensa, che il papa aveva rifiutata. io Bull. Rom. ArII, 746 ss., 750 ss.