388 Pio V. 1566-1572. Capitolo 6 a. di Darnley, ma che il suo matrimonio con Bothwell va considerato non solo come uno sbaglio, ma come un vero passo falso e una colpa. Così giudicarono, per prescindere dai suoi capitali nemici ne) partito nei nobili, anche contemporanei cattolici, ai quali non può negarsi la conoscenza delle cose. Il suo confessore Ma-merot, che esplicitamente la assolve da qualsiasi partecipazione alla uccisione del Darnley, la abbandonò dopo avere invano protestato contro il matrimonio con Bothwell.1 Si hanno simili giudizi di disapprovazione del suo terzo matrimonio da parte dell’inviato savoiardo Moretta, dell’ambasciatore francese Ducroc e di altri.2 La giustizia però esige che si osservi come il matrimonio condannato dal confessore di Maria fosse approvato da tre vescovi.3 Per Pentecoste, il 18 maggio, pochi giorni dopo le sue nozze, la regina, ad espiazione dello scandalo dato col matrimonio protestante, ricevette pubblicamente i sacramenti secondo il rito cattolico.4 Ove avesse considerato invalido il suo matrimonio con Bothwell, tale espiazione sarebbe stata un’aperta offesa a tutte le idee cattoliche. Non fu necessaria la conoscenza di tutti gli spaventosi avvenimenti scozzesi per sigillare definitivamente il destino della nunziatura del Laureo. Alla prima notizia della morte di Darnley il nunzio aveva pensato ancora alla possibilità che almeno allora Maria avrebbe seguito il suo consiglio e consegnato alla giustizia i caporioni del partito protestante.5 Ma ben presto gli apparve che non valesse la pena anche solo di aspettare il ritorno dei suoi inviati in Iscozia, il vescovo Chisholm e il gesuita Hay. Quattro dì dopo Pasqua egli meditava di eseguire in ogni caso l’ordine pontificio di ritornare.6 Tuttavia poco dopo ch’egli ebbe notificato a Roma questo suo proposito, Hay rientrò a Parigi insieme all’inviato savoiardo Moretta con oscure notizie. Ambedue erano d’opinione che, data la potenza degli eretici e la terribile eccitazione in Iscozia, il nunzio nulla vi avrebbe potuto ottenere. La regina avrebbe bensì avuto il pensiero di mandare il lord cattolico Seton con tre navi a prendere il nunzio ed avrebbe promesso ai vescovi di regolarsi secondo i consigli del Laureo, pronti i vescovi a sostenere le spese pel viaggio e il ricevimento del nunzio, ma il viaggio non essere in alcuna maniera consigliabile.T A Roma pure dopo la morte di Darnley considerossi come fal- i Pollen 519, 521. 1 2 ibid. cxxixss. i s Bellesheim II, 81. 4 Leslie presso Fokbes-Leith 123. s Laureo, 8 marzo 1567, presso Pollen 360. « Laureo, 12 marzo 1567, ibid. 362. Laureo ricevette il 10 marzo l ordine pontificio del 17 febbraio; ibid. 348. 7 Laureo, 16 marzo 1567, ibid. 367 s.