Ragioni di lagnanze del papa per le cose di Trancia. 339 che per la mancanza di coscienza del governo reiteratamente erano venuti in mano a donne o a protestanti. Queste esortazioni non rimasero senza effetto. Varii vescovi cercarono di attuare le prescrizioni riformative del concilio. Il governo rifiutò bensì pertinacemente l’accettazione officiale dei decreti, ma favorì la diffusione del catechismo romano, che fu tradotto in francese e pubblicò anche una circolare sull’osservanza della residenza vescovile.1 Furono invece necessarie nuove esortazioni perchè venisse tolto lo scandalo dato dallo Chàtillon.2 Anche altrimenti era data al papa, specialmente da Caterina de’ Medici, ragione sufficiente di lagnanze. In una lettera al nunzio del 17 agosto 1566 Pio si lamenta perchè Caterina si circondasse quasi esclusivamente di eretici, largisse anzi a costoro benefizi ecclesiastici e li aiutasse anche in altri modi. In un breve direttole essa viene invitata a non giustificarsi più con sole parole, ma con contegno cattolico.3 Non ostante questi lamenti, esteriormente continuò tuttavia amichevole relazione colla corte francese ; al cardinale Tournon mandato nell’autunno a Roma per conciliare il papa e per prestare l’obbedienza, fu fatto un ricevimento molto benevolo4 ed alla fine di novembre vennero spediti regali pontifici per la famiglia reale francese,5 ma private espressioni del papa dimostrarono quanto egli dubitasse dell’ortodossia della regina-madre, il cui consiglio era per tre quarti ugonotto. Ancora nella primavera del 1567 regnava a Roma il timore che il debole Carlo IX passasse al protestantesimo e sposasse una principessa luterana tedesca.6 Pio V sentì in modo particolarmente doloroso la parte presa dal governo francese a favore dei vescovi colpevoli d’eresia, contro 1 Vedi Catena 59 s. Anche la Spagna spinse all’accettazione dei decreti conciliari ; v. Corresp. dipi. I, 150, 181. 2 V. la * relazione di Arco da Koma 17 agosto 1566, Archivio di Stato in Vienna. 3 Cfr. Pnjxri'TsoN, Die römische Kurie 111. 4 Colle Lettres de Cath. de Médicis II, 388, 392 cfr. la * relazione di Fr. Strozzi a Massimiliano II da Eoma 28 settembre 1566, Archivio ili Stato in Vienna. La * risposta al discorso di Tournon per l’obbedienza, composto da A. Fiordibello, in data del 10 ottobre 1566, in Arm. t. 12, n. 118 ; ibid. n. 119 'in * breve ,a Carlo IX del 17 ottobre 1566, sull’obbedienza. Archivio segreto Pontificio. 5 I regali consistettero in splendidi rosarii in lapislazzuli ; v. la * relazione di Strozzi del 29 novembre 1566, Archivio di St'ato in Vienna. 6 Cfr. Legaz. di Serristori 431 ; Herre, Papsttum 148 ; Philippson loc. cit. delazione minuta sulle condizioni di Francia fece il cardinale Santa Croce, thè tornò a Roma il 27 agosto 1566 (v. * lettera di C. Luzzara da Roma 28 agosto 1566, Archivio Gonzaga in Mantova). Quanto malcontento lin dal Principio fosse il papa dell’atteggiamento del governo francese nelle cose di religione, risulta anche dalle relazioni di Requesens in Corresp. dipi. I, 325, 370; II, 191.