284 Pio Y. 1566-1572. Capitolo 4 b. la salute di Filippo1 e l’ambasciatore francese, a proposito della creazione cardinalizia del 24 marzo, l’accusò senza cerimonie di parzialità pel re spagnuolo.2 Pio però non era in grado di soddisfare tutti i desideri del monarca. Allorquando, al principio d’aprile, domandò la concessione della Cruzada, Zuniga nulla ottenne ed anzi il papa diede apertamente a conoscere il fastidio che provava perchè si tornasse a cercare di indurlo all’esaudimento d’una domanda, che non poteva accordare.3 Zuniga tuttavia diede speranza al re di potere ottenere l’importante concessione.4 In una lettera confidenziale del 26 aprile a Cristobai de Mora lo Zuniga torna a far risaltare il santo zelo di Pio V e la sua propensione per la persona di Filippo. Il re è in ottimi rapporti col papa: se non tutto’ va a seconda dei desiderii, la colpa sta in coloro, ai quali il santo padre ha affidato gli affari. A causa delle controversie sulla giurisdizione, prosegue Zuniga, abbiamo ogni giorno mille difficoltà e queste aumenteranno continuamente in relazione colle cose, che il papa vorrebbe riformare. La faccenda di Milano non l’abbiamo ancora conclusa e la definizione di essa si protrarrà ancora per le lunghe. Quanto alla Cruzada sono sfiduciato come al mio arrivo, ma non lo notifico al re.5 Secondo una relazione di Arco a Massimiliano II del 1° maggio 1568, Pio V dichiarò ai cardinali Granvella e Pacheco che insisteva sul punto che Borromeo potesse colla sua « corte armata » procedere anche contro laici in cose matrimoniali e simili, ma in questo gli spagnuoli vedevano un’intrusione nei diritti sovrani del loro re.0 La definitiva soluzione della controversia milanese aveva tenuto occupato anche il nunzio Castagna più a lungo di quanto egli s’era aspettato secondo le tranquillanti assicurazioni del governo dategli al principio del 1568.7 Castagna temeva un contraccolpo in Ispagna tale, che ivi pure si sarebbe interdetto ai vescovi di infliggere pene pecuniarie e altre a laici.8 Perciò tanto più fermamente egli credette di dovere insistere perchè nella questione milanese i- V. ibid. 400. 401. - V. la »relazione di Arco del 27 marzo 1568, secondo la quale fra i cardinali il Mula aveva fatto opposizione ialla nomina, ricevendo dal papa, una recisa risposta. Archivio di Stato in Vienna. 3 V. la relazione di Ztiniga del 7 aprile 1568, Colecc. de docum. inéd. XCVII, 420. 422 s. 4 V. Corresp. dipi. II, 341. s Colecc. de docum. inéd. XCVII. 451. e * « A quelli del Ré cattolico pare questa cosa troppo dura perchè in, questo modo l'arcivescovo sarebbe più padrone di quella città che l’istesso] Ré>>. Arco il 1° maggio 1568, Archivio di Stato in Vienna. Cfr. la lettera di Zuniga del 1° maggio 1568, Colecc. de docum. inéd. XCVII. 464 s. T V. le relazioni di Castagna del 16 gennaio e 14 febbraio 1568, Corresp. dipi. II, 286, 305 s. » Ibid. 322.