558 Pio V. 1566-1572. Capitolo 9 c. siglio con Yenier1 diede con un colpo di cannone il segno di disporsi per l’attacco, facendo nello stesso tempo issare all’albero maestro della sua nave il vessillo della Santa lega.2 Gli ecclesiastici addetti alla flotta impartirono l’assoluzione generale : ancora una breve, fervida preghiera e poi da migliaia di voci risuonò il grido: Vittoria! Vittoria! Viva Cristo!s Le forze a fronte erano molto considerevoli e a un dipresso egualmente forti. I Turchi disponevano di 222 galere, 60 altri vascelli, 750 cannoni, 34,000 soldati, 13,000 marinai e 41,000 schiavi rematori; i cristiani di 207 galere (105 veneziane, 81 spagnuole, 12 pontificie, 3 di Malta, Genova e Savoia ciascuna), 30 altri vascelli, 6 grandi galere o galeazze che « sembravano castelli », 1800 cannoni, 30,000 soldati, 12,900 marinai e 43,000 rematori.4 Seguendo la tattica d’allora Don Juan aveva diviso la flotta in quattro squadre quasi egualmente forti e distinte dai colori delle bandiere. Le sei galeazze dei veneziani comandate da Francesco Duodo costituivano l’avanguardia e colla loro superiore artiglieria dovevano spaventare e mettere in disordine i Turchi.5 Dietro ad esse veleggiavano in linea dritta le prime tre squadre, avendo il comando dell’ala sinistra il provveditore veneziano Ago- 1 Cfr. Molmenti, Veniero 311. 2 Sulla battaglia di Lepanto esiste un molto ricco materiale di fonti originali, di fogli volanti ed altre narrazioni : cfr. la bibliografia presso Cicogna, Bibl. Venez., Venezia 1847, 118 ss. ; Sohanzo, BÌVI. Venes., ibid. 1885, 81 s. ; Man-l'RONi, Marma 438 s. ; Molmenti, Veniero 163 s. ; d’Ayala, Bibl. milit. 312 ; Rubo, Tradiciones ¡infundadas, Madrid 1888, 663s. ; Stirling-Maxwell, Don Juan II. App. n. 6, sez. 3*, completato in Zeitschrift für Bücherfreunde IV (1900-01), 191 ss. Circa un foglio volante finora ignoto su Lepanto v. Katalog 500, 2” e 3n izarte, Frankfurt 1907-08, di J. Bär. La raccolta più ricca di scritti d’occasione su Lepanto trovasi nella Biblioteca del Museo Coijrer a Venezia; cfr. Serapeum 1858, 275. Fra le nuove narrazioni emergono: Hammer II, 240 s. ; Rosell, Ilist, del combate naval de Lepanto. Madrid 1853 ; Guglielmotti 213 s. ; Jurien de la Graviìre, La guerre de Chypre et la, bataille de Lepante II, Paris 1888 (cfr. Gottlob in Liter. Rundschau 1889, 49s.); Manfroni. Marma[ (1S97) 487 s. (cfr. Rìv. star. 1898, 346 s.) ; Duro, Armada española desde la unión de los remos de Castilla y Aragón ÍI, Madrid 1898; Molmenti, Veniero ¡e in Riv. Marittima 1898 e 1899; Jähns, llandb. ddr Gesch. des Kriegswesen, Leipzig 18S0, 1281 s.; Serrano, Liga I, 133 s. Cfr. anche Gavotti, La tattica nelle grandi battaglie navali I, Koma 1898, 182 s. e Normann-Friedenfels in Mitteilungen aus dem Gebiet des Seewesen# XXX, Pola 1902, Iss. Fra le curiosità dell’Ar-cliivio di Stato in Simancas è una carta colla pianta della battaglia di Lepanto di mano di Don Juan. 3 Vedi Sereno 191; * Lettera mandata dall’armata Christ, sotto dì 8 dì. ottobre 1571, Archivio Doria-Pamf ili in Roma; Carinci 52. 4 Come variamente diversificavano già i computi dei contemporanei, così anche i dati degli scrittori posteriori : vedi Guglielmotti, Colonna 211 ss. ; Manfroni, Manna 478 s. ; Serrano, Liga I, 119 s., 130 s. 5 Ogni galeazza aveva 36 grossi cannoni e 64 pezzi per lancio di palle di pietra ; vedi G. Molli, Le navi di Lepanto in Cosmos illustr. 1904, 179.