I 50 Pio V. 1566-1572. Capitolo 1 b. quanto povera famiglia proveniva il papa. È cosa mirabile, scrive un agente diplomatico dell’imperatore, che colui, il quale un tempo custodì le pecore, ora sia innalzato a pastore supremo della cristianità. 1 Quattro giorni prima del possesso del Laterano aveva avuto luogo un concistoro, nel quale il papa annunziò riforme pel clero e pel popolo di Roma. Per la riforma del clero secolare romano fu istituita una speciale commissione cardinalizia formata da Borromeo, Savelli, Alciati e Sirleto, la quale doveva esaminare la scienza, la vita e i costumi di tutti i preti. In questa occasione il papa esortò i cardinali di vigilare rigorosamente sui loro famigliari e notificò ai medesimi l’abolizione del diritto d’asilo, dappertutto dovendo la giustizia potere procedere e metter mano sui rei, persino nel palazzo apostolico. In questo egli attuò una diminuzione del personale. Ai vescovi fu inculcato l’obbligo della residenza, dal quale dovevano esimersi soltanto coloro, che, come il datario, erano direttamente occupati alla corte papale.2 II papa aveva riformato la Dataria subito dopo la sua elezione.8 Al principio di febbraio egli intraprese anche una riforma della Segnatura, il cui personale fu sensibilmente limitato.4 Poiché non trovavansi conti su molte spese di Pio IV fu chiamato a risponderne il tesoriere di quel papa, Minale,5 che, stabilitasene la colpa, fu condannato a galera in vita.6 Sotto pena di scomunica un motuproprio impose a tutti i cardinali un catalogo delle loro entrate e benefizi ottenuti da Pio IV, poiché, tale la dichiarazione del papa, egli non voleva • aiutare cardinali ricchi.T Non conosceva limiti lo zelo, con cui Pio V dedicavasi alle sedute delle congregazioni, in particolare dell’inquisizione, ed alle 1 V. in Api>. il. 5 la * lettera di Cusano del 2 febbraio 1566. Archivio di Stato in Vienna. Cfr. * Arriso di Homo del 2 febbraio 1566, Uri). 101,0, p. 172, Biblioteca Vaticana; Firmanus presso Cancellieri 111 s. ; Bodo-canaciii, St.-Auge 170 e Capitole 113; Bruzzone in Riv. di Alessandria XIV (1905), 37S s., ove altri esempii di favori di Pio V ai suoi compatriotti. 2 V. la * relazione di Arco del 16 gennaio 1566 e * quella di Cusano del 26 gennaio 1566, ambedue nell’Archivio di Stato in Vienna. s V. in App. n. 3 1’ * Avviso di Roma del 12 gennaio 1566. Biblioteca Vaticana. * V. le ’lettere di Cusano del 2 e 16 febbraio 1566, Archivio di Stato in Vienna. 5 V. la * relazione di Cusano del 16 marzo 1566, Archivio di Stato in V i e li il a. |! V. gli * Avvisi di Roma del 27 settembre 1567. 19 giugno e 25 settembre 1568, Uri). 101,0. p. 442, 527, 584, Biblioteca Vaticana e la »relazione di Arco del 29 novembre 1567, Archivio Idi Stato in Vienna. Minale morì in carcere a Ostia ; v. * Avviso di Roma del 13 luglio 1569, Uri). 101,1, p. 109, Biblioteca Vaticana. 7 V. le * relazioni di Arco e Cusano del 16 febbraio 1566, Archivio di Stato in Vienna.