Eccellenti capi cattolici in Isvizzera. 485 zeri».1 Contribuì in modo straordinario al rialzamento della Svizzera cattolica anche Melchiorre Lussy di Unterwalden,2 che quale rappresentante del suo paese al concilio di Trento,3 quale inviato a Roma, Venezia, Milano, Torino, Madrid e come bailo provinciale nel suo cantone per 48 anni svolse la sua attività in pubblici negozi e appare l’uomo di fiducia della Santa Sede. Amore alla Chiesa e profonda pietà determinavano in prima linea tutti i suoi sentimenti e azioni.4 Uomini di simile tempra erano l’avveduto Walter Roll di Uri, che trattò con quasi tutte le corti italiane, 3 Hans Zumbrunmen di Altdorf « di fermo carattere e uomo di veramente nobile sentimento»,6 Cristoforo Schorno di Svitto e altri. In virtù della perpetua costituzione del 17 dicembre 1533 i cantoni cattolici erano strettamente legati fra di loro e col vescovo di Sion e colle decime del Vallese, mentre che simile affratellamento non esisteva dalla parte dei protestanti.7 Oltracciò i cattolici svizzeri avevano la maggioranza dei voti nella confederazione perchè, passata Soletta dalla loro parte, di fronte ai due cantoni misti ed ai quattro del tutto protestanti stavano sette cantoni cattolici. In compenso però i cantoni riformati disponevano di maggiore popolazione: Berna da sola ooteva mettere in campo 32,000 armati, più che i Quattro Cantoni insieme.s I bernesi si servivano della loro forza preponderante per la diffusione della nuova fede: la vittoria della novità religiosa nella Svizzera occidentale è veramente opera loro. Senza la protezione dei bernesi Guglielmo Farei non avrebbe potuto introdurre la nuova fede nel cantone di Vaud e a Neuchàtel.9 Fu l’intervento di Berna nella lotta fra Savoia e Ginevra che rese possibile lo stabilimento del calvinismo e le grandi conseguenze che per tutta l’Europa si collegarono alla comparsa di Calvino.10 Nel territorio sull’alta Sarine, che Friburgo e Berna avevano comprato dai creditori del conte di Greyerz carico di debiti, la repubblica pro- 1 Dieratter III. 330. Cfr. Httrbin II, 225, 261; Dänkliker II», 649 e specialmente Segesser, Ludwig Pfyffor, due volumi 1880-83. V. anclie Meyer von Khonatj in Allg. Deutsche Biographie XXV, 727 ss. 2 Bieratter III, 330. G. v. Wyss in Allg. Deutsche Biographie XIX, 637 ss. Cfr. Richard Feixer, Ritter Melchior von Lussy von Unterwalden. Seine Beziehungen zu Italien un sein Anteil an der Gegenreformation, (lue volami, Stans 1906 e 1909. 3 V. il nostro vol. VII, 197, 343. 4 Ofr. Dänöliker Hs, 648. 5 Wymann, Borromeo 174. G Dieratter III, 333. 7 Ibid. 205 s. s Ibid. 27S. 9 Ibid. 219, 220 s. 10 Ibid. 228 ss. X