Pio Y e Maria Stuart. 401 regina inglese non poteva più considerarsi come membro della Chiesa cattolica; ora secondo la concezione medioevale non poteva imperare su un popolo cristiano che un membro della Chiesa di Cristo e il mondo delle idee medioevali in quell’epoca di transizione teneva molti anche in Inghilterra sotto il suo fascino. In queste condizioni Pio Y pensava sempre più ad appigliarsi al mezzo, che da lungo tempo temevasi a Londra e da lungo tempo era atteso nel popolo cattolico, e a dichiarare in pubblica bolla che Elisabetta era incorsa nella scomunica e privata del trono.1 L’Alba, il cui genio di capitano era ammirato dal papa, pareva l’uomo fatto per eseguire la sentenza pontificia. Però specialmente dopo il matrimonio con Bothwell la condanna di Elisabetta era per Pio ancora ben lungi dall’equivalere al favoreggiamento della sua rivale di Scozia. Ed anche dopo che Maria ebbe posto piede come fuggiasca sul suolo inglese, il papa, non ostante importanti intercessori, - si contenne da principio piuttosto freddo e riservato a suo riguardo.3 Ma la fermezza di lei nella fede cattolica le riguadagnò a poco a poco anche in Roma la primiera considerazione. Nel dicembre del 1568 Pio Y si esprime tuttavia alquanto dubitativamente: fa esortare l’inviato di Maria a Parigi a corroborare nella fede la sua sovrana perchè il papa talvolta è angustiato dal pensiero che sotto la pressione di aspra violenza essa possa diventare più tiepida nel suo primiero attaccamento alla Sede apostolica.4 Ma ai 9 di maggio 1569 si scrive da Roma all’arcivescovo Beatón che presso il papa Maria era tanto in favore quanto essa potesse mai desiderare.5 Le relazioni con Roma erano completamente ristabilite quando con un breve del 9 gennaio 1570 il papa rispose ad una lettera della regina scozzese del 15 ottobre 1569 dandole l’aspettativa di adoprarsi per essa presso i re di Francia e di Spagna e di darle anche altrimenti ogni possibile aiuto. Dichiarò d’esser convinto che la disgrazia aveva 1 Che s’aspettasse il papa da Elisabetta è dimostrato dal fatto che egli fece carcerare il colonnello Migliorino Ubaidini perchè la regina lo avrebbe mandato contro la religione cattolica. * Avviso di Roma del 2 ottobre 1568, Uri. 1040, p. 590, Biblioteca Vaticana. 2 Elisabetta regina di Spagna, compagna dei giuochi della fanciullezza di Maria, allorché fu nota la fuga di questa da Lochieven, assicurò al nunzio di Madrid che Maria « aveva riconosciuto il suo errore ed era diventata pia e cattolica » (Castagna a Bonelli, 5 giugno 1568, Corresp. dipi. II, 383). Già prima, il 6 febbraio 1568, l’arcivescovo di Beaton aveva scritto a Lorena che (a Loch-leven) Maria aveva « cominciato a servire Iddio meglio, con maggior devozione e Più grande zelo, che non avesse fatto per un certo tempo prima». Presso Pollen, Negotiatìons cxxxiii e in The Month XCI (1898), 588 s. 3 Cfr. sopra, p. 390. 4 Bonelli a Beaton, 4 (?) dicèmbre 1568, presso Laderchi 1569, n. 284. La lettera è certo del 1568. 6 Polt,en, Negotiatìons cxxxm s. Pastor, Storia elei Papi. VIIL 26