Tenacia di Filippo II nelle sue pretese cesavo papisti che. 297 A questo exequátur Filippo li teneva fermo tanto più tenacemente perche in esso vedeva il mezzo migliore per tener basse a Napoli tutte le aspirazioni nazionali di quel clero.1 Addì 30 agosto 15(13 una prammatica regia proibì sotto gravi pene di pubblicare senza l’usuale exequátur regio qualunque fosse rescritto, breve o altra disposizione papale.- Al principio d’ottobre Filippo dichiarò di essere disposto a rinunciare alla sua corona piuttosto che lasciarsi strappare ciò che avevano posseduto i suoi antenati.3 Relativamente agli abusi egli non stancavasi di assicurare che avrebbe preso in considerazione le lagnanze del papa appena avesse avuto adeguate informazioni, ma queste assumeva dalle persone che commettevano gli abusi !4 II re avrebbe visto con sommo piacere che le trattative sulle differenze di politica ecclesiastica languissero completamente perchè sentiva da un lato la giustizia delle lamentele del papa, dall’altro il danno, che queste controversie recavano alla sua mira di provvedere alle finanze mediante la concessione desiderata della Cruzada e di altre imposte ecclesiastiche. E poiché Pio V rifletteva bene sulla risposta da darsi all’esposizione presentatagli da Requesens, ecco germogliare in Filippo la speranza di ottenere le imposte bramate. I suoi rappresentanti ricevettero l’istruzione di guardarsi con ogni cura dal toccare la questione della giurisdizione.3 Da molte parti, specialmente dai cardinali spagnuoli, ma anche dall’inviato fiorentino, si scongiurò pressantemente il papa di trattare colla maggiore possibile indulgenza il campione della religione contro gli eretici.0 In considerazione deH’importanza e del valore che l’atteggiamento della Spagna aveva di fronte ai cattolici sì gravemente minacciati in Francia, Inghilterra e Germania, Pio V diede ascolto a queste esortazioni. Al fine di manifestare la sua condiscendenza, egli al principio di novembre del 1568 istituì una speciale congregazione cardinalizia per l’esame delle obiezioni sollevate contro la bolla.7 Ne risultò una diffusa nota,8 che contempla tutti i richiami 1 Cfr. ibid. IH, xlii. 2 * Lett. di principi XLII, 167, Archivio segreto pontificio. 3 V. Corresp- dipi. II, 470. 4 V. ibid. 5 V. ibid. 523. 6 V. Lefias, di Serristori 456 ss. Riguarda certo la cosa anche, la lettera di'l cardinale Correggio a Pio V, senza data e stampata nell'edizione di Catena «lei 1712 p. 330, ma attribuita a tempo troppo tardo. La lettera ad ogni modo è anteriore all'invio di Giustiniani. 7 V. la lettera di Bonelli a Castagna da Koma 7 novembre 1568, Corresp. dipi. Il, 502. Nella sua * relazione da Madrid 29 dicembre 1568 Castagna loda Questa deliberazione del papa. Archivilo segreto pontificio. 8 * Resposta alla. mstruttione data al signor commendatore maggiore amia-sciatore al Re Cattolico (senza data) in Varia Polit. 101 (ora 102), p. 395-402, Archivio segreto pontificio, ora stampata secondo altra copia esistente d>id. in Corresp. dipi. Ili, 1 ss.