Rigore del papa col nipote Paolo Gliislieri. 59 rosamente, faceva educare i loro figli presso i Gesuiti, ma nulla più donava loro e tenevali lontani al possibile.1 Pio V fece un’eccezione con un figlio di suo fratello, Paolo Ghislieri, che redense dalla prigionia dei Turchi, rinviò da principio in patria, ma poi, perchè valente soldato, chiamò a Roma nominandolo nel maggio del 1567 comandante della guardia del corpo e governatore di Borgo.2 Già ripetute volte Paolo s’era attirato la severa rampogna del papa per lo sfarzo che spiegava,3 ma quando Pio V lo colse in bugia, poco ci mancò che non lo cacciasse vituperosamente e ce ne volle per ammansare il papa fortemente irritato.4 II suo malumore venne di nuovo eccitato allorché Paolo col suo sfarzo tornò a mancare contro un editto di fresco emanato per la limitazione del lusso. Non solo punì la cosa Pio V, ma proibì inoltre al nepote — poiché non aveva più fiducia nella sua condotta — di uscire dal Vaticano dopo l’Ave Maria. r' Quando poi risultò che Paolo in realtà conduceva vita scostumata, il suo destino fu deciso irrevocabilmente: il papa se lo fece chiamare dinanzi in un col fiscale, al quale, senza guardare il nepote, ordinò di leggere la sentenza, in cui era disposto così: Paolo Ghislieri perde tutti i suoi uffici ed entrate e sotto pena di morte deve lasciare entro due giorni il Vaticano, entro tre Borgo, entro dieci lo Stato pontificio.0 Tutti i tentativi per ottenere la revoca dell’esiglio fallirono, sebbene s’interponessero 1 V. in App. n. 3 1’ * Avviso di Roma, del 12 gennaio 1566, ibid. : la * relazione (li Cusano del 30 marzo 1566, Archivio di Stato in Vienna ; la * lettera di C. Luzzara del 3 agosto 1566, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. Tte-polo 178; Gorresp. de Philippe II I, 596; Polanci Epist. in Anni. Bollami. VII, 52 s„ 60 s. ; Mokoni XXX. 193 ; Bkttzzone, Bosco 140 s. e Riv. di Alessandria XIV (1904), 382. Girolamo Ghislieri, che non sentiva alcuna vocazione allo stato ecclesiastico, dovette ritirarsi presso il fratello Michele (cfr. Steik-httbek. Collegium Germanieum 1?, 62) e più tardi ebbe il governo del Borgo; v. * Avviso di Roma del 6 novembre 1566, Uri). 10)0, p. 596, Biblioteca Vaticana. Sulla sorte posteriore della famiglia del papa v. le particolareggiate •comunicazioni in Riv. di Alessandria X 3 (1901). 396 s. 2 Con Tiepolo presso Mtjtinelli I, 54 s. cfr. gli * Avvisi di Roma del 5 « 12 ottobre 1566, 19 aprile e 3 maggio 1567 (Biblioteca Vaticana) e la 4 lettera di Arco del 3 maggio 1567, Archivio di Stato in Vienna. V. anche Garutitis 230. a Ttepolo, 21 settembre 1560. presso Mutinelli I, . )6 s. "Arrisi di Roma del 14 e 21 giugno 1567, Uri). 10)0. p. 403, Biblioteca Vaticana. 4 V. gli * Arrisi di Roma del 17 aprile e 1° maggio 156S, Urb. 10)0, p. 502b, 510, Biblioteca Vaticana. 3 V. * Avviso di Roma dell’ll settembre 1568, Urb. 10)0, p. 579b, Biblio- teca Vaticana e la * relazione di Arco dello stesso dì, Archivio di Stato in Vienna. 6 Vedi C. Firmanus, * Diarium al 22 ottobre 1568, Archivio segreto pontificio, gli * Avvisi di Roma del 20 e 26 ottobre 1568. Urb. 10)0, p. 587b, 588b, Biblioteca Val i<'a iìil e la * relazione di (Arco del 28 ottobre 1;>68, Archivio di Stato In Vienna.