Fallimento della politica religiosa di Massimiliano II. erano in maggioranza di sentimenti protestanti. Di fronte alle loro richieste di libero esercizio della religione l’arciduca si trovava in condizione difficile. Non bastava alla maggioranza protestante degli Stati stiriani ch’egli fosse disposto a non incomodare la nobiltà in cose di religione: nel novembre del 1571 essi chiesero che l’arciduca dovesse ammettere anche nelle città e piazze i predicanti della nuova credenza per abolire 1’« idolatria », altrimenti non avrebbero concesso nulla. Alla fine i protestanti si contentarono dell’ indeterminata assicurazione dell’ arciduca di lasciare com’erano le questioni religiose e di far regnare dolcezza e mansuetudine cristiana.1 Frattanto ai 16 di settembre del 1571 era giunto a Vienna a causa della lega contro i Turchi il Commendone. Egli doveva inoltre avviare un accomodamento nella questione pel titolo conferito a Cosimo I.2 Durante la sua permanenza di due mesi alla corte imperiale il Commendone non mancò di zelo, ma non gli era riserbato un successo nè nell’uno nè nell’altro negozio. Non abbandonò tuttavia la speranza di ottenere qualche cosa al suo ritorno di Polonia, per dove partì il 22 novembre.3 Poco dopo la partenza del Commendone l’imperatore fu visitato da un grave attacco della sua antica malattia di gotta e di cuore. In una relazione del 12 dicembre 1571 Delfino espresse l’opinione che Iddio avesse mandato a Massimiliano quella malattia per indurlo sotto il rispetto religioso a vivere come si conviene a un imperatore cristiano :4 sperava anche che ciò avvenisse, ma il futuro fece vedere altra cosa: l’imperatore continuò a rimanere sempre tentennante in cose religiose, così che propriamente nessuno sapeva bene se egli fosse cattolico o protestante.5 Frattanto la situazione della Chiesa cattolica in Austria, alla quale a seconda delle sue forze il Delfino cercò di recare aiuto col promuovere riforme secondo il sentimento del concilio tridentino,6 andava sempre più peggiorando perchè i nobili prote- 1 Vedi Httrter I, 127 ss. ; Loserth, Reformation 158 s. Sono diretti controle domande degli Stati stiriani i * brevi di Pio V al vescovo di Gurk e all’arcivescovo di Salisburgo del 15 settembre 1571, Archivio dei Brevi in Soma. 2 L’istruzione per Commendone, del 15 giugno 1571, presso Schwarz, Rriefwcchsel 184. 3 Vedi Bibl, Erhebung Coaimos 123 ss., 126. Cfr. Torne, Gallio 102. 4 V. * Cifra del Ntmtio di Germania di 12 di Dicembre 1511 in Nunzi-a t. Germania 64, Archivio segreto pontificio. 5 Vedi Janssen-Pastor 1V13-1S, 496. La vertenza per il titolo di granduca continuò. Ancora ai 15 idi marzo del 1572 Massimiliano incaricò il suo ambasciatore romano a chiedere in questa questione una soddisfazione rispondente ai diritti dell’imperatore e dell'impero. Stjdendorf, Registrimi III, 351. 6 Notizie in proposito sono date dalle ‘relazioni di Delfino nell'Archivio se»retu pontificio, chè usciranno nei Suntiaturberiehte del prof. Dengel.