358 Pio V. 1566-1572. Capitole 5 b. Ove ciò non avvenga, gli ugonotti tireranno certamente a sè l’intiero regno di Francia.1 Simile pericolo s’avvicinò palpabilmente coi progetti di matrimonio che a quel tempo Caterina formava per i suoi figliuoli. Il figlio prediletto Enrico d’Anjou doveva sposarsi con Elisabetta d’Inghilterra; sua figlia Margherita, contro i desiderii del papa, non col re di Portogallo, ma col principe ugonotto Enrico di Na-varra.Da parte dei protestanti annettevansi molte speranze al matrimonio di Elisabetta coll’Anjou. Il ministro inglese Cecil prevedeva già la caduta del papato, l’ambasciatore inglese a Parigi contava già sul passaggio di Carlo IX al protestantismo.3 In ogni caso, qualora quel matrimonio avvenisse, Maria Stuart e i cattolici inglesi erano sacrificati ai loro mortali nemici. Non meno grave lesione degli interessi cattolici significava un matrimonio misto col figlio della regina di Navarra, che s’era segnalata per la violentissima persecuzione dei cattolici.4 A tutto questo s’aggiunse che addì 12 settembre 1571 Coligny, che un anno prima come reo d’alto tradimento era stato bandito e già appiccato in effigie alla forca,5 comparve alla residenza della corte reale a Blois, dove in breve tempo raggiunse influenza sempre maggiore.0 Nessuna meraviglia che in presenza di questi eventi sorgesse la più grande inquietudine. Il papa dichiarò che fintanto che Enrico di Navarra fosse ugonotto, egli non avrebbe a nessun patte concesso dispensa per parentela al matrimonio colla principessa Margherita. Ora parve che diventasse certezza il timore da lui nutrito da lungo tempo, che il giovane re circondato da ugonotti 1 11 memoriale, alla fine del quale Frangipani propone l’invio di fiduciani a Carlo IX ed anclie a Filippo II. ha il titolo Discorso sopra r/li li muori