Conseguenze dell’oppressione di Maria Stuart. 397 Il 12 gennaio 1569 Murray ottenne il formale permesso per il ritorno : erangli state assegnate 5000 sterline per ricompensa.1 I rappresentanti di Maria invece fecero altri diversi tentativi per aver visione delle lettere di cassetta e degli altri documenti di prova. Vi si erano adoperati fin dal 7 gennaio: 2 rinnovarono la loro domanda dell’11 dello stesso mese il giorno dopo la partenza di Murray, lagnandosi insieme che si fosse lasciato partire il reggente di Scozia nel momento in cui era accusato del regicidio.3 Cecil rispose con scappatoie, ed allora Maria il 20 gennaio fece un nuovo e ultimo tentativo presso Elisabetta a mezzo dell’ambasciatore francese de la Mothe Fénélon. Dietro le rimostranze di costui Elisabetta difatti promise che il dì seguente intendeva consegnare le carte desiderate, ma quando il 30 di quel mese Fénélon le ricordò la promessa, la regina rispose sfogando la sua ira perchè in una lettera diretta in Iscozia Maria avesse accusato di parzialità la regina inglese.4 II governo inglese stesso ha pertanto giustificato per sempre il sospetto contro la genuinità di quei scritti. Dopo le conferenze di York e Westminster Cecil e la sua sovrana potevano menar trionfo nella coscienza di mosse eseguite magistralmente. La rivale, temuta e da lungo tempo combattuta, di Elisabetta stava prigioniera in un castello inglese e dalle conferenze allora terminate avevasi pronto un ricchissimo materiale per annientare dappertutto e per sempre la sua autorità e la sua influenza. Ma ben presto doveva apparire che come prigioniera Maria era una nemica piuttosto pericolosa. In Iscozia le era sempre attaccato un partito potente,5 che rafforzavasi tanto più 0 quanto più odiato si faceva il governo del reggente Murray.7 Per l’Inghilterra la presenza di Maria significava un pericolo ognora rinno-vantesi. Nei vasti strati del popolo viveva tuttavia troppo senso per la giustizia perchè si potesse sopportare senza esacerbazione l’oppressione di una principessa unta e coronata. La nobiltà era tuttavia variamente penetrata dal sentimento cavalleresco del medio evo, che trovava naturale di azzardare beni e sangue per una regina e donna senza difesa. Oltracciò se, secondo l’opinione di molti, avrebbe veramente dovuto portare essa la corona in luogo di Elisabetta, Maria in ogni caso era dopo Elisabetta la legittima erede del trono inglese, dalla quale patriotti perspicaci attendevano la riunione dei due regni della Gran Brettagna, da lungo 1 Hosack X, 467, 468. 2 Ibid. 462. 8 Ibid. 468. 4 Ibid. 469 s. 6 Ibid. 382 s. 0 Ibid. 479 ss. 7 Ibid. 379 s.