M. A. Colonna nominato comandante della flotta pontificia. 531 carica un uomo, la cui capacità gueri'esca era fuori dubbio e che doveva essere accetto non solo a Venezia, ma parimenti anche al re spagnuolo, Marcantonio Colonna. A trentacinque anni appena, questo eminentissimo fra i baroni romani aveva già combattuto con tre galere proprie sulla costa d’Africa e concorso alla conquista di Peñón de Velez.1 Alla fine del maggio 1570 giunse a Roma un corriere mandato dal Torres colla notizia che Filippo II era disposto a soccorrere immediatamente Venezia come pure ad entrare nelle trattative per la lega. Il papa pianse dalla consolazione.2 II 3 giugno pubblicò la nomina del Colonna a generalissimo della flotta ausiliaria pontificia.3 La domenica 11 giugno Marcantonio Colonna, in splendida armatura, circondato da nobili romani, si recò a cavallo al Vaticano, dove prestò giuramento nella cappella papale dopo una Messa dello Spirito Santo. Condotto da Paolo Giordano Orsini e Michele Bonelli, si accostò poscia ai gradini del trono papale per ricevere dalle mani di Pio V il bastone del comando e il gonfalone di seta rossa, sul quale si vedeva il Crocifisso tra i principi degli apostoli, lo stemma di Pio V e il motto: In hoc signo vinces.4 A Roma come anche a Venezia regnava una gioia generale per la nomina del Colonna. Soltanto gli spagnuoli non erano contenti, benché avessero avuto ogni motivo d’essere soddisfatti, essendo il Colonna stato sempre fedelmente devoto alla causa spagnuola. Lo aveva mostrato coll’opera sotto Paolo IV. Il nobile Pio V dimenticò completamente la parte avuta allora dal Colonna nella guerra degli spagnuoli contro la Santa Sede. Quanto dolorosamente dovette dunque toccarlo il sapere che un tale uomo non sembrava accetto ai rappresentanti di Filippo II nella Curia! Il Zúñiga disse in faccia al Colonna che non s’immaginasse d’essere il generalissimo e che non esisteva una lega. Il Granvella 1 Vedi Guglielmotti, M. A. Colonna 11 s. Offrono complementi alla mo- nografia del Guglielmotti L. Vicchi, M. A. Colonna. App. biografici con doc. rari, Faenza 1890 e Tomassetti, Su- M. A. Colonna- il Grande, Roma 1909. 3 Vedi la relazione di F. Gondola presso Voinovich 560. 3 Vedi * Avviso di Roma del 3 giugno 1570, XJrb. 10!,I, p. 283, Biblioteca ^ aticana. Cfr. Corresp. dipi. III. 376. 4 Vedi Firmanus presso Gennari 61 s. ; * Avvisi di Roma del 14 e 17 giugno 1570, XJrb. 101,1, p. 290b, 293b, Biblioteca Vaticana. La data (11 maggio) Presso Sereno 46 e Catena 153 è falsa. Il breve a Colonna, dell’ll giugno 1570, presso Guglielmotti, Colonna 8 s. Lo stendardo donato da Pio V a M. A. Colonna, fu da questo dedicato alla cattedrale di Gaeta; ivi serve da quadro1 delimitar maggiore ed è tuttora ben conservato: vedi P. Fedele, Lo stendardo di M. A. Colonna jx Lepanto (Nozze Hermanin-Haussmann), Perugia 1903 ; S- Ferraro, Metti.. religiose e civili a Gaeta. Napoli 1903, 193 e le figure in Cosmos iflustr. 1904, 80.