Il nuovo nunzio in Polonia, V. de Portico. 479 Come successore del Ruggieri fu nominato nunzio per la Polonia Vincenzo de Portico.1 Questo diplomatico, che giunse a Cracovia sul principio del luglio 1568, aveva l’incarico speciale di sollecitare finalmente la riunione di un sinodo provinciale conforme alle prescrizioni del concilio di Trento; però dovette tosto desistere da questo progetto in seguito al contegno ambiguo del-l’Uchanski.2 Come rappresentante del papa il Portico assistette alla dieta di Lublino aperta nel dicembre 1568, alla quale per sollecitazione del papa3 intervenne anche l’Hosio nel febbraio 1569. Pio V nulla aveva tralasciato per esortare con gravi parole il re e i vescovi polacchi a non [fare concessioni di sorta ai protestanti e a proteggere la causa della Chiesa.4 II cardinale Hosio prese viva parte alle discussioni della dieta e fintante che fu presente, i protestanti nulla osarono. Solo dopo la sua partenza uscirono fuori colle loro richieste, ma anche allora non ottennero verun successo.6 II 18 agosto 1569 il Portico potè riferire al cardinale Morone sull’esito della dieta, nella quale era avvenuta l’unione della Lituania alla corona di Polonia.6 Nella dieta non essersi fatto parola degli affari ecclesiastici, per cui non si era presa nessuna decisione nè a favore dei novatori, nè per la convocazione di un concilio nazionale.7 Il cardinale Hosio abbandonò la dieta prima della sua chiusura per recarsi ancora urna volta a Roma. Dopo aver messo l’amministrazione del suo vescovado nelle mani del suo dotto ed energico amico Cromer, iniziò, nell’agosto del 1569, il suo viaggio verso sull’accettazione dei decreti tridentini ria parte del suo clero e sull’erezione di un seminario diocesano, presso Laderchi 1568, n. 19. Il 12 giugno 1570 fu mandata al nunzio di Polonia 1’ * istruzione di curare che i vescovi del regno seguissero le decisioni del concilio tridentino; v. Nunziat. di Polonia I, 72, Archivio segreto pontificio. 1 Ofr. Ladebchi 1568, n. 148; Theineb, Mon. Pol. II, 728 s. ; Eichhorn II, 343. Il Ruggieri già nell’aprile 1567 aveva chiesto il suo richiamo; v. Beicene I, 216 s. Ragguagli del Portico presso Theinkr 1. c. 770 ss. Egli compose anche una relazione sulla sua nunziatura ; vedi Pikkijng, Rome et Moscou 64. Ibid. sulla sua istruzione. Una lettera di Pio V all’Hosio del 18 febbraio 1568 dice, che egli aveva comandato al Portico di appoggiarsi ai consigli dell’Hosio ; vedi Etirenrerg, Ostpreussen 39 s. 2 Vedi Laderchi 1568, n. 148. 3 Theineb, Mon, Pol. II, 735. 4 Vedi Laderchi 1569, n. 235 s., 245 s. ; Theineb, Mon. Pol. II, 732, 735 seguente. 5 Vedi Eiciihobn II, 343 s., 347. 0 La lettera congratulatoria idi Pio V per quest’ avvenimento, del 22 ludio 1569, presso Ladebchi 1569, n. 264; ,ibid. 266 s. i brevi sulla conversione di due grandi polacchi. La protesta interposta dal nunzio d’incarico di Pio \ contro l’investitura della Prussia fatta sai figlio di Alberto di Brandenburg; presso Theineb loc. cit. 470 ; cfr. Catena 110. 7 Reìacye I, 218-219.