328 Pio V. 1566-1572. Capitolo 5 a. tuire perchè in simili imprese spesso vanno prese le più importanti deliberazioni nel più breve tempo. E poiché il monarca stesso deve essere in luogo per concedere grazia o punire colla sua suprema autorità, non si raccomanda neanche, che gli venga mandato avanti un rappresentante, chè facendosi così non si crederebbe più alla comparsa di Filippo, venendone aumentata l’audacia dei ribelli. Il papa comprendeva chiaramente di quale importanza sarebbe diventata anche per lo svolgimento delle cose in Francia, Inghilterra e Germania una vittoria dei novatori religiosi nei Paesi Bassi. Per questa ragione egli non si stanco di tornare sempre ad esortare Filippo a pronta comparsa nelle minacciate province perchè vi reprimesse in primo luogo il moto ereticale e ristabilisse dappertutto il culto cattolico. Con ciò si sarebbe reso il miglior servigio anche alla signoria politica della Spagna nei Paesi Bassi, essendo la novità religiosa quella dalla quale esce il fuoco della ribellione.1 Filippo II dichiarò che tali erano anche le sue vedute. Respinse qualsiasi pensiero di tolleranza del calvinismo ; soltanto non voleva la questione religiosa posta così in prima linea come il papa. Persistette inoltre sul punto di mandare innanzi l’Alba. Annunciò come sicuro il suo viaggio nei Paesi Bassi evitando però di indicarne determinatamente il tempo.2 Così passò il maggio 1567 e s’arrivò al giugno mentre il re, non ostante l’esortazione del papa a mezzo d’un nuovo breve del 17 maggio 1567, continuava a rimanersene in Ispagna. Continuarono i preparativi del suo viaggio. Ai 23 di giugno Filippo II scrisse al Granvella in Roma che coloro i quali non credevano al suo viaggio avrebbero visto in breve il contrario di ciò che con tanta malizia andavano divulgando. Nel luglio partì da Madrid alla volta di Roma un corriere per annunciare la prossima partenza di Filippo. Allorquando il nunzio chiese se dovesse rimanere a Madrid o accompagnare il re nei Paesi Bassi, Filippo osservò che gli sarebbe stato molto gradito averlo nel suo seguito.3 Ai 15 di luglio il re ripetè l’ordine di accelerare i preparativi pel viaggio e sei giorni più tardi, pubblicandosi i deliberati delle Cortes, dichiarò che la condotta dei neerlandesi obbligavalo a recarsi colà.4 Dovevano tuttavia aver ragione coloro, che dal principio ave- 1 V. ibid. 47. 2 Cfr. sopra, p. 273. 3 Cfr. Gaohard, Corresp. de Philippe II I, cliv, 550. 564 e lì ¡hi. de Madrid 100 s.; Hot.zwarth II 1, 31 s. Presso Holzwarth anche un’indagine sui motivi per cui Filippo II non voleva recarsi nei Paesi Bassi. Cfr. in proposito! Corresp. dipi, II, lv s. i Vedi Rakke, Hist.-Mogr. Studien 522.