500 Pio Y. 1566-1572. Capitolo 8 c. poterono rifiutare molte offerte generose di privati.1 Sull’approvvigionamento dei Gesuiti, che furono inviati nel Messico nel 1571 a fondarvi una provincia dell’Ordine, si conserva ancora l’istruzione regia,2 che indica minutamente ciò che si deve consegnare ad ogni singolo. Il re Sebastiano del Portogallo non la cedeva sotto questo rispetto al sovrano della Spagna. Dietro sua proposta di erigere alcuni seminarii per la formazione di missionarii, Pio V permise di assegnare dei monasteri decaduti agli Ordini mendicanti, ad esempio ai Domenicani, od anche ai Gesuiti, alla condizione che essi mandassero annualmente alcuni missionarii nelle Indie.3 II re avrebbe inoltre desiderato che sorgessero in India proprie case per catecumeni, nelle quali sarebbero istruiti per un certo tempo prima del loro battesimo quei pagani che volessero abbracciare il cristianesimo.4 Pio V appoggiò anche questo disegno accordando indulgenze per i contributi a cotali fondazioni e a quelli che si dedicassero al servizio dei catecumeni in tali case.6 Le esortazioni del papa al re di Spagna produssero subito i loro frutti per la parte spagnuola del Sud America, il vicereame del Perù. Allorché Filippo II nel 1568 vi destinò come nuovo viceré Francisco Toledo, gli raccomandò specialmente la cura del bene spirituale degli indiani,6 e i punti nei quali il Toledo avviò un miglioramento, sono circa gli stessi, che anche Pio V aveva accentuati nella sua istruzione al Castagna. Nella conquista del Perù si era diviso il paese in molti piccoli distretti ed in ogni distretto si era affidata ad uno spagnuolo in un con l’amministrazione civile anche la cura della conversione degli indiani. Era mansione di questo cosidetto commendatario di nominare tra il clero secolare o regolare un parroco, il cui sostentamento era assicurato con un annuo contributo in denaro del commendatario, con prestazioni in natura e servitù rusticale degli indigeni. Se da un lato il commendatario spesso sborsava mal 1 Astrain II, 307. Sacchini P. Ili, 1. 3, n. 280. Sulla chiamata dei Gesuiti nel Perù cfr. s. Fbanciscus Borgia IV, 619, 631, 641, 658, 678 ss. Astrain II, 304 ss. 2 Del 6 agosto 1571, presso Astrain II, 300 s. 3 Breve del 27 ottobre 1567, presso Laderchi 1567, n. 248. i Breve del 4 ottobre 1567, ibid. n. 251. s Cfr. una relazione del Toledo subito dopo il suo arrivo nel Perù, della quale una Relación sumaria è stampata nella Colecc. de docum. inéd. para te historia de España XCIV, 255-298 e il Memorial, che egli compose tredici anni dopo al suo ritorno in Europa, ibid. XXVI, 122-161. Un breve prospetto diella situazione presso Sacchini P. Ili, 1. 8, n. 315 ss. 6 « Una de las cosas que principalmente por V. M. me fué mandada y dada instrucción para ello cuando V. M. me mandò que fuese al gobierno de aquella tierra, f\ié la doctrina y conversión de los naturales della y su gobierno y sustentación ». Toledo nel Memorial loe. cit. 134.