462 Pio V. 1566-1572. Capitolo 7 a. Boemia Massimiliano, appellando al suo giuramento dell’incoronazione, aveva respinto la domanda dei membri degli Stati protestanti di lasciare libera la confessione augustana, alla quale si erano opposti l’arcivescovo, il capitolo cattedrale e il concistoro utraquista.1 Quando, alla fine d’agosto del 1571, Delfino apprese il vero stato delle cose relativamente all’agenda, cercò d’influire sull’imperatore a mezzo del duca di Baviera Alberto V venuto a Vienna per maritare la figlia Maria coll’arciduca Carlo, approfittando allo stesso tempo dell’occasione per pregare Alberto affinchè il suo genero rimanesse dalla parte cattolica.2 Allo stesso arciduca Carlo Delfino rimise due brevi del papa e consegnandoli lo mise con istanza in guardia dall’accordare ai protestanti quelle concessioni che l’imperatore aveva fatte nell’arciducato d’Austria. L’arciduca Carlo diede le migliori assicurazioni,3 ma Delfino non si nascose che con ciò non era affatto eliminato il pericolo.4 L’arciduca Carlo nutriva bensì lealmente sentimenti cattolici,5 come fra altro dimostrò la sua condotta allorché nel 1568 Pio V ritirò la concessione del calice ai laici perchè aveva del tutto fallito nei suoi effetti, 0 ed anche altrimenti Carlo appoggiò gli sforzi del papa per la riforma,7 ma a causa delle sue strettezze finanziarie doveva contare cogli Stati, che nella Stiria come in Carniola e Carinzia molto veliementi et piene eli religione, dicendo che non era per conceder mai cosa alcuna con gl’Hussiti, ma bene per 1 capitoli giurati, quando fu eletto re di Boemia, era astretto a lasciarli vivere nella sua vecchia eresia. Ho parlato poi con molti di questa corte et Giesuiti et altri, quali tutti m’hanno affermato, che in Praga S. Mtà nelle cose della religione s'ha portato tanto bene, quanto si può desiderare ». * Relazione da Vienna del 6 agosto 1571, loc. cit. 1 Cfr. Httber IV, 240. 2 V. la relazione di Delfino da Vienna 3 settembre 1571 in yWunzlat. di Germania 64, Archivio segreto pontificio. Sul matrimonio dell’arciduca Carlo vedi Hijrteb I, 174 ss. s V. le * relazione di Delfino del 3 e 7 settembre 1571, loc. cit. Sui brevi all’arciduca Carlo vedi Ladekchi 1571, n. 55-57. * Il 1° novembre 1571 Delfino riferiva da Vienna : * « In Gratz ho dato ordine alli Giesuiti et alli padri di S. Domenico che intendendo essi alcuna novità nella religione me ne debbano dare immediato avviso anco per liuomo a posta ». Nunziat, di Germania 64, Archivio segreto pontificio. 5 V. la relazione di Girol. Lippomano del 1567 (Reìaz. al Senato Veneto, pubblicata da V. .Toppi, Udine 1882, pubblicazione per nozze). Steierrnarlàsche GeschichtMatter di Zahn III (1882), 194. « V. il breve al patriarca d’Aquileja presso Rubeis, Monum. eccl. Aqull, 1091. Cfr. Httkter I, 66 ss. Per l’irritazione di Massimiliano a motivo di quel ritiro sono significative le frasi sue coll’amibasciatore veneziano, presso Turba III, 443 s. 7 II 9 agosto 1568 Pio V ringrazia l’arciduca Carlo per la disposizione a coadiuvare la riforma del clero nella sua porzione della diocesi d’Aquileja e gli raccomanda Bartolomeo a Porzia nominato visitatore ; v. Stéiermàr'kisehff Geschiehtsblattcr di Zahn I (1880), 69 s. Cfr. Ladekchi 1568, n. 82 s. ; 1569,n. 222.