Sollecitudine per l’istruzione religiosa del popolo. 153 in persona i sacramenti agl’infermi, che conduceva vita più d’un monaco che d’un vescovo e che il suo esempio aveva potentemente influito su molti dei vescovi spagnuoli.1 Colle sue prescrizioni sull’esame per le ordinazioni e per le parrocchie 2 e sulla collazione dei posti di parroco3 Pio V aveva procurato che i vescovi avessero a lato dei degni sacerdoti in cura d’anime. Nella sua funzione di vescovo di Roma emanò una serie di ordini sulla vita sacerdotale degli aventi ivi cura d’anime,4 ma nel resto a questo riguardo lasciò che provvedessero i singoli vescovi : sotto il governo di Pio V uscirono pochissime costituzioni di questo genere da valere per tutta la Chiesa.5 Molto s’interessò Pio V dell’istruzione religiosa del popolo e dell’edificazione del medesimo mercè degna celebrazione del culto. S’era formato il costume, che nei giorni di domenica e delle feste anche pii laici raccogliessero in chiese o altrove i figli dei poveri e r istruissero nelle verità fondamentali del cristianesimo. Ora, riattaccandosi ad una prescrizione del concilio di Trento,6 Pio esortò i vescovi a sostenere e incoraggiare questo pio uso ed a fondare confraternite della dottrina cristiana, ai cui membri concesse un’indulgenza.7 Dette confraternite erano state suscitate a Milano circa l’anno 1560 da un semplice cappellaio, Marco Sudi, si diffusero rapidamente fino a Roma e di là sotto la protezione dei papi presero un grande slancio.8 Anche per le condizioni dell’isola di Corsica moralmente imbarbarita Pio V raccomandò colla maggiore insistenza come uno dei mezzi principali la istruzione della gioventù e degli adulti nelle verità fondamentali della religione, la dottrina cristiana e un catechismo nella lingua del 1 Presso Nic. Antonio, Bibliotheca Hisp. nova, Ma tri ti 1783, 767. Pio VI ai 13 d’agosto del 1796 (Bakbèri, Bull. Rom. Contin. X, Romae 1845, 34) beatificò il Ribera (f 1611) ; ne scrisse la vita il gesuita Francesco Esceiva, Valencia 1512. Era figlio del viceré di Napoli Pedro Afan de Ribera. 2 V. sopra, p. 128. 3 Editti del 18 marzo e 19 agosto 1567, Bull. Rom. VII, 555, 605. Cfr. * Avviso di Roma del 17 maggio 1567, Urli. lOJtO, p. 396b, Biblioteca Vaticana. * Ofr. sopra, p. 126 ss. 5 Ai 30 d’agosto del 1567 Pio V confermò la prescrizione di Pio IV del 9 novembre 1560, che andasse alla Camera Apostolica tutto ciò che un chierico »Tesse guadagnato con commercio illecito (Anal. iuris Pont. Vili, 1430 s.). Dichiarò nulli (ibid. 1799) i testamenti di chierici a favore dei loro figli naturali. Cfr. * B. Pia al duca di Mantova, 10 marzo 1570, Archivio Gonziaga in Mantova ; * Avvisi di Renna del 31 gennaio 1568 e 3 marzo 1571, Uri). J0),0, P. 48 lb ; lO.fé, p. 25b, Biblioteca Vaticana. Secondo Y * Aviiso del 2 novenne 1566 (ibid. 10hO. p. 313) in quel dì uscì una bolla sulla riforma dei preti secondo i decreti tridentini. 6 Sess. 24, de ref. c. 4. 7 Bolla del 6 ottobre 1571, Bull. Rom. VII, 945 s. 8 Ijaderchi 1571, n. 170 s.