126 Pio V. 1566-1572. Capitolo 2 e. Naturalmente il tempo del papa non bastava alla partecipazione personale a tutte le visite progettate. Fin dal gennaio 1566 egli aveva creato per la riforma del clero romano una speciale congregazione composta dei cardinali Morone, Farnese, Savelli,. Borromeo, Alciati e Paleotto.1 II Cardinal di Milano, certamente il membro più influente di questa commissione, partì però ben presto per la sua città vescovile, ma alla metà di luglio il rinnovamento del clero romano veniva affidato all’intimo di Borromeo, l’Ormaneto,2 che rimase in continua corrispondenza col cardinale? e faceva da mediatore, a mezzo del quale l’arcivescovo di Milano continuò a riformare anche in Roma. Del resto era universalmente nota l’influenza di Borromeo nel rinnovamento della Chiesa romana. Il papa, scrive Ciregiola, vuol tenere un sinodo provinciale, visitare da sè o far visitare tutte le chiese di Roma e appunto per ciò si crede a un prossimo richiamo di Borromeo essendo egli molto esperto in queste cose.4 Allorché nel giugno 1569 aspettavasi Bonhomini come nuovo membro della commissione per la riforma, a Roma pensavasi che egli avrebbe portato seco un grosso volume con proposte di riforme del Cardinal Borromeo.5 Nel dicembre 1566 Poggiani giunse a scrivere che da tutti sapevasi essere la riforma romàna figlia della milanese e avere il capo preso come modello un membro della Chiesa.0 Sotto la presidenza del Cardinal Savelli, vicario della città, la commissione per la riforma tenne una serie di sedute, partecipandovi l'Ormaneto, il priore di Foligno e Oliva di Perugia.7 1 * Cusano. 26 gennaio 1566. ibid. 2 « Giovedì fu congregazione dell’inquisizione et dopo pranzo del Concilio dove si trattò de riforma del clero di Roana, la qual cura è data a monsignor Ormaneto». Avviso (li Roma del 20 luglio 1566, presso Bertolotti, Martìri 37. s Lettere fra i due sono notate in San Carlo nell’indice sotto Ormaneto. 4 * Lettera al Cardinal Ferdinando de’ Medici del 19 giugno 1566, Archivio di Stato in Firenze. * Arco aspetta il ritorno di Borromeo a causa del sinodo da tenersi in settembre (20 luglio 1566. Archivio di Stato in Vienna); * Caligari considera sicura la sua chiamata per collaborare nella riforma della Chiesa (a Commendone, 3 agosto 1566, Archivio segreto pontificio). 6 * Avviso di Roma dell’ll giugno 1569, Uri). p. 92. Biblioteca Vaticana. o « Non occorre, cli’io dica altro a V. S. ili. intorno alla stima, che si fa-delie sue constitutioni sinodali, vedendo ognuno, che la riforma romana è figliuola della milanese, il che di giorno in giorno si va così dilatando, che cotesto membro entrerà in molto maggior riputatione, poiché da quello a un certo modo lia preso esempio il capo ». A Borromeo, in Pogiani Epist. II, xv. " Caligari al Commendone, 18 giugno 1566, Archivio segreto pontificio. Anal. Bollami. XXXIII (1914), 195, n. 1. Oliva fu più tardi vescovo di Chieti. Il « Priore di Foligno » sarà Tommaso Orfino (il suo nome è Orfino, non Orsino o l’rsinus, come scrivono Ladeeciii 1566, n. 184; 1567, n. 64, e Gams p. 696. 928; cfr. sotto, p. 126, n. 2; Ugheixi I, 773; IX, 733; Moboni XXV. 141; LXX, 200 e nell’indice).