264 Pio V. 1566-1572. Capitolo 4 a. sua prudenza e colla sua eminente abilità diplomatica seppe soddisfare allo zelo del papa nella difesa degli interesi della Chiesa di fronte alle misure di Filippo II, ma insieme rimanere accetto al re non ostante le frequenti e vive discussioni con lui e coi suoi ministri.1 Castagna era giunto a Madrid il 18 novembre 1565 col Cardinal legato Boncompagni e da Perpignano, il primo luogo spa-gnuolo, era stato testimone dell’onorevole saluto fatto al rappresentante del papa, col quale nel giorno suddetto fece il suo solenne ingresso nella capitale spagnuola.2 II cardinale Crivelli, suo predecessore nella nunziatura, partì il 17 novembre. Le trattative appena iniziate dal Boncompagni finirono repentinamente per la notizia della malattia e morte di Pio IV, in seguito alla quale il Cardinal legato ritornò a Roma il 29 dicembre.3 La nuova dell’elezione di Pio V arrivò a Madrid il 25 gennaio 1566. Nella lettera di congratulazione al nuovo pontefice il Castagna non trascurò di elogiare lo zelo cattolico del re, come, d’altra parte, nel ringraziamento diretto al Cardinal Reumano per la sua conferma a nunzio notò che Filippo II s’era espresso in termini di molto elogio sul nuovo papa.1 Al principio d’aprile Castagna richiese nuove istruzioni sulle i Da Serrano, Corresp. dipi.. I, xxu, xxvi s., che pubblicò molto lodevolmente nel testo originale le lettere degli anni 1565-1568, è stata ora posta in chiaro la tradizione delle relazioni del Castagna, che furono messe a contribuzione dapprima da Lämmer (Zur Kirchengeschichte 161 s), poi da Gachard (BiM. Corsini 43 s. e Bill, de Madrid '«)) s., 85 s., 435s.), finalmente da Hi-N0J08A (p. 173). - V. Corresp. dipi. I, 23, 25 s., 44«. Interessanti particolari sulla dimora del Boncompagni in Ispagna riferisce chi l'accompagnò, Venanzio da Camerino, nei suoi * appunti neilTArchivio Boncompagni in Boma D. ,5; cfr. ibid. D. 7 gli * appunti di Musetti. s Ai 2 di febbraio del 1566 Cusano * riferisce che il papa era irritato contro Boncompagni 1° perchè aveva lasciato la Spagna senza ordine della Santa Sede (cfr. in proposito Bull. Hispanique VII, 247 e Corresp. dipi. I, liv, 116) ; 2° perchè accettò da Filippo II lun dono di 5000 ducati « e più per una lettera liaveva ottenuta da S. M. Cca ai cardii Farnese et Borromeo, ove li nominava per speciale subbietto suo e li pregava lo facessero Papa » ; 3° finalmente anche perchè non voleva ritornare in Ispagna per il negozio pel quale fu nominato legato. Boncompagni però seppe sì bene 'infirmare le accuse che, come * notifica Cusano ai 23 di febbraio, fu molto amichevolmente ricevuto da Pio V (Archivio di Stato in Vienna). Nei suoi * appunti Venazio da Camerino dice che l’ordine dato da Pio V per 'il ritorno era stato ineseguibile per la ragione che esso giunse quando il legato aveva già imbarcato tutte le sue robe e il séguito. Archivio Boncompagni in Koma e rispettivamente Museo Britannico a. Londra. 4 Filippo II avrebbe detto « di tale pontefice haviamo bisogno adesso» (lettera di Castagna del 20 febbraio 1566 in Corresp. dipi. I, 124). La conferma di Castagna era avvenuta già ai 24 di gennaio 1566; v. App. n. 96-99, Archivio dei Brevi in Roma.