140 Pio V. 1566-1572 Capitolo 2 /. o al consigliere imperiale Giorgio Eder ' come al dotto agostiniano Panvinio o Girolamo Muzio, che gli erano vicinissimi. Insieme il sole del suo favore non splendeva neanche esclusivamente pei rappresentanti della provata antichità e per la cura di quelle materie, che, come la dogmatica e il diritto canonico, interessavano personalmente ¡1 papa. Nel secolo XVI c’era fermento sul terreno della scienza teologica : sorgono nuovi rami di scienza e Pio V concede volentieri la sua potente protezione alle giovani piante. II nome del suo confratello in religione Sisto da Siena, fondatore dell’introduzione biblica, è legato indissolubilmente al suo. Egli aiutò gli sforzi del certosino di Colonia, Surio, per dare una base sicura all’agiografia. Bruscamente svegliata dal sonno dei centuriatori di Magdeburgo, la critica storica comincia anche da parte dei cattolici negli scritti in contrario ad osare i primi voli, ed anche una volta è Pio V, che, dietro sollecitazione di Hosio, cerca di mettere in via la difesa contro gli attacchi protestanti.2 Anche in altra maniera Pio V prese parte alla costruzione dei pilastri fondamentali, sui quali sotto l’influsso del concilio di Trento si consolidò nuovamente la vita ecclesiastica. Alle congregazioni cardinalizie già esistenti dell’inquisizione e del Concilio egli aggiunse come terza quella dell’indice dei libri proibiti. Nella prima e ottava regola dell’indice tridentino era stata richiesta la correzione di certe classi di libri, ma nessun inquisitore o vescovo s’era fino allora adoperato per soddisfare a tale esigenza. Pio V pertanto ai 9 di novembre 1570 incaricò il maestro di palazzo Manriquez, fornendolo delle più ampie facoltà, di eseguire finalmente questo lavoro.3 In ciò era già in fondo inclusa la facoltà per l’erezione di una speciale congregazione dell’ìndice, ma una congregazione composta di cardinali non fu realmente fondata che nel marzo dell’anno seguente : essa tenne la sua prima seduta il 27 marzo 1571.4 1 Breve ilei 2 gennaio 1569. ibid. t. 13. p. 286, che nelle edizioni posteriori è stampato prima del libro di Eder. N. Paultts in Hist.-polit. Blätter GXV (1895), 25. 2 Cfr. sopra, p. 89 s. Eichhorn, Hositi» II, 463. Ai 16 dicembre 1567 Filippo II chiese al papa la licenza rii stampa per l’opera del francescano Michele de Medina contro i centuriatori. Corresp. dipi. II, 273 s. » 11 motuproprio è stampato presso Hu-gers 510-513. * Sartori, Diario XXIII, 322 (5 marzo 1571). Relazione del primo segie-tario della congregazione dell’indice, Antonio Posio, presso Hilgers 513. * Avviso di Roma del 9 settembre 1570, Urli. 101,1. p. 338t>, Biblioteca Vaticana; non spetterà più ai cardinali, ma al maestro di palazzo la revisione dei libri teologici e filosofici. * Avviso di Roma del 13 ottobre 1571. Uri). lOJß, p. 131t>, ibid. : il papa ha deputato quattro cardinali per un nuovo Indice : Marziale, Properzio ecc. si leveranno via. Ai 17 di luglio idei 1585 (Archivio di Stato in Vienna). * Arco scrive che dietro preghiera del duca di Firenze si ristampava a Padova il Boccaccio dopo che l'inquisizione romana l’aveva purgato dalle cose più scandalose. Cfr. De.tob, De Vinfluenae du Concile de Trente 167 e il nostro voi. VII, 284.