Relazioni tese fra Roma e Madrid. 273 Nel marzo del 1567 la partenza del re fu come promulgata con editti d’ogni fatta.1 Camaiani credette di potere ritornarsene a Roma pienamente tranquillizzato.2 L’imbarcamento di Carranza era imminente.3 Filippo intendeva tener conto, e provvedervi, delle lagnanze del papa sugli impedimenti ai vescovi napoletani nell’esercizio dei loro doveri d’ufficio, specialmente delle visite,4 ma rimase fermo sull’exequatur, sul placet, sul recurso de fuerza, sulla Monarchia Sìcula ed altre regalie.5 Nei primi giorni di maggio egli tentò un’altra volta di acquietare Castagna circa le cose neerlandesi: gli interessi religiosi — tale il suo pensiero — non verrebbero a soffrire nocumento alcuno se anche agli occhi del mondo si dichiarasse che dovesse procedersi soltanto contro i ribelli politici, ben sapendo egli che le eresie erano la causa e il suolo produttivo della rivolta.c Il contegno di Filippo II, che si fece concedere dal papa Yexcusado, ma che alla fine rinunziò al viaggio nei Paesi Bassi rappresentato come affatto sicuro, produsse a Rema nuovo malumore, che però tornò a dileguarsi allorché pervennero le notizie sul severo modo con cui procedeva l’Alba. Ora il papa credette di potersi mettere tranquillo circa gli affari religiosi in quel paese ed anzi, così riferiva l’Àrco, n’era sì lieto che dimenticò quasi completamente il suo disgusto col re.7 Ma in breve risorsero nuovi dissapori nel campo della politica ecclesiastica, tanto che le relazioni fra Roma e Madrid invece di migliorare peggiorarono. La colpa non stava dalla parte del papa, che sempre tenne un contegno molto più condiscendente di Filippo II.8 Mentre continuava a insistere sulla concessione della Cruzada e cercava una pressione sul papa,9 il governo spagnuolo persisteva con estrema tenacia su quelle pretese cesaropapistiche, che Pio V 1 Vedi Raìvke, Hist.-hiogr. Shidien, Leipzig 1877, 521 s. 2 Fu richiamato con lettera di Bonelli del 12 febbraio 1567 : partì il 22 marzo arrivando a Roma il 13 aprile. V. Corresp. dipi. II, 83, 88. 3 Avvenne finalmente il 27 aprile 1567. Vedi Latigwitz 91 ; Corresp. dipi. II. 97 ; cfr. sopra, p. 235. 4 Cfr. le lettere di Bonelli a Castagna da Roma 8 gennaio e 6 marzo 1567, Corresp. dipi. II, 10 s., 63. 5 V la relazione di Castagna del 22 marzo 1567, Corresp. dipi. II, 84; III, xlvi s. cfr. Laderchi 1567, n. 66 ; Hinojosa 185. 6 V. Corresp. dipi. II, 98. 7 V. la * lettera d’Arco del 27 settembre 1567, Archivio di Stato In Vienna. 8 Vedi Eeebe Papsttum 154. 9 Sulla resistenza di Pio V v. la relazione di Gran velia del 14 marzo 1657, Corresp. (le Philippe II I, 519 e la lettera di Requesens del 16 settembre 1567 in Corresp. dipi n, 200. Quanto ai pareri v. Corresp. dipi II, 137 ; alcuni tro-'ansi neH’A rolli vi o in Simancas, Pai. Rei. leg. 20. Pastor, Storia dei Papi, Vili. 18