Elezione del cardinal Ghislieri. 29 sorse Morone, che diede il suo voto in simile modo, e poi successivamente tutti gli altri. Luigi d’Este e Guido Ferreri elessero anche in nome dei loro congiunti giacenti ammalati, Ippolito d’ Este e Pier Francesco Ferreri. Tutti quanti s’alzarono e s’avvicinarono al neoeletto. Alla domanda di Pisani se accettava l’elezione, Ghi-slieri stette per un po’ di tempo in silenzio, mentre i cardinali insistevano per una risposta. Finalmente rispose colle semplici parole: ((Sono contento».' Sarebbe stato naturale che Ghislieri pigliasse il nome del suo protettore Paolo IV, ma per riguardo a Borromeo egli assunse il nome del papa defunto2 quantunque sotto il pontificato del medesimo avesse provato poco favore. Con questa magnanima decisione il nuovo papa manifestò una abnegazione di sè stesso simile a quella di Carlo Borromeo. L’elezione riuscì inaspettata a tutti.3 Solo pochi dì prima l’ambasciatore spagnuolo aveva scritto, che salvo un miracolo il con-clase si sarebbe protratto all’infinito, in particolare anche perchè era imminente l’arrivo dei cardinali francesi.4 In città s’era della stessa opinione e pensavasi a Crispi come a papa futuro.5 I fiorentini invece pensavano d’avere disposto tutto con la maggiore finezza a favore del Ricci,6 quando all’improvviso e inaspettata.-mente cominciarono gli sforzi pel Ghislieri, che con molti altri elettori trascinarono anche loro.7 Pacheco scrive che evidentemente l’elezione è opera dello Spirito Santo perchè molti, i quali all’entrata in conclave si sarebbero mozzati i piedi piuttosto che mettersi dalla parte di Ghislieri, furono i primi che concorsero alla sua elevazione.5 Fra costoro trovossi anche Marco Sittich, i * « Mi contento sii ». Corx. Firmantts loc. cit, p. 3.5b. Requesens a Filippo II, T gennaio 1566, Corresp. dipi. I, 78 ; Catena 22. ■ « Cosa que no se pensó », Requesens loc. cit. 77 ; inaspettatamente, Serristori, 23 gennaio 1566, Legaz. di Serristori 420. * Requesens a Filippo II, 3 gennaio 1506, Corresp. dipi. I, 73. * * « Et così sono in tal disordine et discordio [dopo il naufragio di Sirleto], che per un pezzo non bareremo Papa, massime con la venuta de’ Francesi » (.Arriso di Roma- del 5 gennaio 1566, Vrh. IO.'iO, p. 161b, Biblioteca Vaticana). Ibid. 161: Crispi ha la maggiore aspettativa perchè non arriveranno alla meta Dolerá e Ricci proposti con Ini al cardinal Borromeo dal Farnese. 6 * « Quando noi pensavamo d’haver condotto le cose in buon termine per la persona di Montepulciano, è venuta grida di palazzo che Alessandrino è stato adorato Papa in questo punto, et l'effetto è certissimo, perchè di già card. Capizucea di conclave è sceso in s. Pietro a render gratie a Dio.. ». Serristori e Concini al duca di Firenze, 7 gennaio 1566 «hore XXXIII ( !) », Archivio di Stato in Firenze, Medie. S285. p. 9. 7 * 11 cardinal Sforza al duca di Toscana, 8 gennaio 1566, Archivio di Stato in Firenze. s «Xos llevó el Spiritu Santo sin padecerse presión, como se a vista oy en muchos hombres, que quando entraron en conclave antes se cortaran las piernas que ir a hacer papa á Alexandrino, y corrieron a hazerle los priceros ». Pacheco a Filippo II, 7 gennaio 1566, Corresp. dipi. I, 80.