Riforma del Collegio cardinalizio. 99 una sola sia aperta di notte e che tutti gli abitanti in palazzo siano a casa col fax della notte.1 Però, sebbene dovesse il papa tornar sempre ad esortare ed a dare ordini, il rinnovamento della corte aveva fatto tuttavia grandi progressi: gli abusi e le libertà, che prima venivano prese, scomparvero.2 b. Da Milano il Cardinal Borromeo rimase sempre in corrispondenza confidenziale con Ormaneto. Ai 18 di dicembre del 1566 gli scrisse sulla necessità della riforma del Collegio cardinalizio, che, come aggiunge il Borromeo, io ho proposta al papa.3 Nel corso del medesimo anno egli trasmise pareri in questo senso aH’Orma-neto,4 del quale nel novembre 1566 Pio V richiese il consiglio anche per la diffìcile impresa del rinnovamento spirituale dei maggiori principi della Chiesa.5 Già nel suo primo concistoro, pochi giorni dopo la elezione, aveva Pio V esortato i cardinali ad una vita rispondente alla loro posizione, dalla quale gli inferiori potessero prendere un esempio.6 La cosa più gradita al pontefice sarebbe stata se i principi della Chiesa avessero tutti scelto un tenore di vita secondo l’esempio di Borromeo. Nell’agosto 1566 egli, a quanto narravasi, si espresse nel senso che a mensa i cardinali non dovessero avere vasellame d’oro 0 d’argento, ma solo di maiolica ;7 in altra occasione li esortò a farsi far lettura durante il pasto.8 Non era però il caso di pen- 1 * « Tutte le porte di Palazzo si murano ne staranno aperte se non quella che va in S. Pietro et quella de Svizzeri, et da 24 hore in su quella sola de Svizzeri, et chi abita in Palazzo havrà da ridurvisi alle 24». B. Pia a Luzzara, 21 agosto 156S, Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. * Arco, 21 agosto 1368, Archivio di Stato in Vienna. 2 * Il mercoledì il papa tenne un discorso in concistoro, « tuttavia più questa corte si va restringendo al ben oprare et lassare li abusi et la lieentia del viver dannoso» (Avviso di Roma del 5 marzo 1569, TJrh. llfil, p. 35, Biblioteca Vaticana). Fin dal 19 d’ottobre 1567 * Serristori scrive da Roma che il papa ha già riformato il suo palazzo e diminuito le spese. Archivio di Stato in Firenze, Medie. 3387. 3 Bibl. Ambrosiana a Milano, F. 37 Inf. Jflo. 4 1566, senza data del giorpo; ibid. 356. 5 * « Il Papa è ingolfato più che mai in queste sue riforme. Il principal ministro è un gentilhuomo Veronese mons. Ormaneto» ultimamente vicario di Borromeo a Milano. « Hora si attende alla riforma de frati sfratati et de cardinali, delli quali si mettono in ordine le bolle». Avviso di Roma del 16 novembre 1566, IJrb. 1040, p. 320, Biblioteca Vaticana. 0 Lìderchi 1566, n. 28. Serristori, 12 gennaio 1566, Legaz. 420. 7 * Avviso di Roma del 17 agosto 1566, Uri). 10J,0, p. 274b, Biblioteca ^ aticana. 8 * Arco, 19 gennaio 1566, Archivio di Stato in Vienna.