98 Pio V. 1566-1572. Capitolo 2 a. e servitori minori. Dei 6 medici ne rimasero 3, dei 37 impiegati alla scuderia 18. Perchè nessuno se ne andasse malcontento, i gentiluomini ricevettero 200 scudi ciascuno, gli inferiori 100. La diminuizione del personale di corte rese possibile un risparmio di 5000 scudi l’anno, che andarono a vantaggio dei monasteri e di pie fondazioni.1 Mentre la corte di Paolo IV aveva contato 421 nobili e 313 famigli inferiori, in tutto 734 bocche con 247 cavalli e Pio IV l’aveva elevata a 533 nobili e 529 famigli, in tutto 1062 persone con 358 cavalli, sotto Pio V queste cifre nel 1571 scesero a 319 nobili e 282 famigli, in tutto 601 capo con 161 cavalli.3 E con tutto questo non posò il lavoro di rinnovamento della corte neanche negli anni 1568' e 1569. Continuamente veniamo a sapere o d’un discorso esortatorio tenute da Ormaneto ai camerieri nella cappella Paolina,3 o che egli è altrimenti in opera per la riforma della corte,4 o che la curiosità di Roma a proposito d’un concistoro segreto congettura che esso si sia occupato delia riforma del Palazzo apostolico.5 Vengono inoltre emanate nuove disposizioni. Così al principio del 1568 il papa insiste perchè tutti i suoi famigliari abbiano la loro abitazione nel palazzo papale e che di notte se ne chiudano le porte.8 Poi esce l’ordine che siano murate tutte le porte di palazzo eccetto due, che anche di queste due 1 * « Per principio di nova rifforma della casa, instituta da monsignore Ormaneto a imitatione di quella che fece già Borromeo, si sono licentiati delli 37 parafrenieri che S. Stà liavea 19, et se gli sono prima dati cento scudi dono per ciascuno, a quelli che restano vuole S. Beatitudine che si proveglii in modo che tutti possino star in Palazzo, et questa spesa che si scema dei detti licentiati et altri che di mano In mano come più comodi si ripartarono vuole che se ne aiutino i monasteri et luoghi pii» (B. Pia a Luzzara, 7 giugno 1567, Archivio Gonzaga in Mantova). *«La riforma dela casa del Papa oltri li 19 parafrenieri si risolse in licentiijr tre medici delli sei che servarano il Palazzo» (B. Pia a Luzzara, 7 giugno 1567, ibid.). * « Mons. Ormaneto ha reformata la famiglia del Papa, ha levato tra palafrenieri et gentilhuomini ca. 150 bocche, et il Papa per non mandarli malcontenti ha fatto donare alli palafrenieri 100 se. per uno, alli altri 200 » (Avviso di Roma del 7 giugno 1567, Uri. lOlfi, p. 339b, Biblioteca Vaticana ; cfr. 31 maggio 1567, ibid. 389). Fin dal 20 novembre 1566 * C. Luzzara scrisse da Roma che il papa voleva diminuire davvantaggio i suoi famigliari, « perche non vuole maritate ne persone che liabi-no benefici di residentia al suo servitio». Archivio Gonzaga in Mantova. 2 Sickel in Mitteilungen des Instituts fiir osterr. Geschichtsforschung XIV (1893), 569. Quasi la sesta parte dei famigliari di Pio IV continuò presso il suo successore ; ibid. 545. a * B. Pia, 22 maggio 1568, Archivio Gonzaga in Mantova. i * Avviso di Roma del 14 febbraio 1568, Uri). 10^0, p. 4S7b, Biblioteca Vaticana. s * Avviso di Roma del 14 dicembre 1569, ibid. lOJfl, p. 196b. ° * Arco, 17 gennaio 1568, Archivio di Stato in Vienna. * « S.Stà non vuole che donna di sorte alcuna si possa accostare al Belvedere ». Arco, 12 giugno 1568, ibid.