472 Pio V. 1566-1572. Capitolo 7 b. Nello stesso spirito di Alberto V agirono l’arciduca Ferdinando II nel Tirolo1 e nell’Austria anteriore2 ed alcuni vescovi della Germania meridionale come Ottone Truchsess di Augsburg,3 Urbano di Passau,4 Martino di Eichstàtt,6 Federico di Wurzburg.0 Al principio del settimo decennio del secolo si fece notare un cambiamento a favore della causa cattolica anche alla corte di Cleve.7 Fu di grande importanza che, eccitato dall’esempio di Alberto V, l’abbate principe di Fulda, Baldassarre von Dern-bach, subito dopo la sua elezione avvenuta il 25 gennaio 1570 si mettesse fuori con tutta risolutezza come campione della restaurazione cattolica.8 Circa lo stesso tempo sotto la diretta cooperazione del duca di Baviera9 si compì anche il ristabilimento della Chiesa cattolica nel marchesato di Baden.10 Come in Baviera così anche nel Baden e a Fulda ebbe parte essenziale all’attuazione della riforma cattolica la Compagnia di Gesù, i cui membri svolsero in tutto, specialmente nel campo della cura pastorale e dell’istruzione, un’attività profonda di spirito genuinamente cattolico.11 Essi contribuirono potentemente a rialzare l’autorità del papato sì gravemente scossa in Germania : come riferirono da Innsbruck a Pio Y le arciduchesse Maddalena, Margherita ed Elena, i Gesuiti erano pienamente devoti alla Santa Sede.12 Sotto questo rispetto nessuno ha fatto più dello schietto religioso Canisio, che aveva procurato alla Compagnia di Gesù solide sedi fin dal 1556 a Praga e Ingolstadt, nel 1559 a Monaco, nel 1562 a Innsbruck, a Wurzburg nel 1567, ad Hall nel 1569, ed 1 Cfr. Hikit, Erzherzog Ferdinand I, 159 s., 210 s., 262s. Complementi nel vol. VI di Canisii Epist. Nel 1568 Pio V distinse Ferdinando colPinviargli uno stocco benedetto, conservato ancora nel Museo di Corte a Vienna ; vedi Böiieim, Album der Waffensammlung des Kaiserhauses, Wien 1894, 7, tav. 27, 1. 2 Cfr. Gfsöeeb, Die hatol. Kirche im Österreich. Eisass unter Erzherzog'. Ferdinand II in Zeitschrift für Gesch. des Oberrheins N. S. X, 481 ss. * Vedi Braun, Gesch. der Bischöfe von Augsburg III, 469 s. ; Spehct 63 s., 68 s. ; Allgem. deutsche Biographie XXIV, 634 s. Con * bolla del 9 luglio 1560 Ottone era stato eletto legatus m ecclesia et dioec. August.: Cod. Vatic. 7160, p. 230 s., Biblioteca Vaticana. ^ Vedi Schmidlin 191 s. e V. ibid. 263 s. e Vedi B [’.AHN, Gesell, der Heranbildung der Klerus in Würzburg I. Mainz 1897, 124 s., 151s. 7 Vedi Kellek 36 s. s Su B. von Dernbach v. nel volume seguente di quest’opera. 'J V. il * breve di Pio V al vescovo di Spira in data del 2 febbraio 1572, Archivio dei Brevi in Roma. i» Ofr. Schöpflin, Hist. Zahringo-Badensis III, 53 s. ; Tn einer, Annales eccles. I, 1572, n. 5; Viebordt, Gesch. der evangcl. Kirche in Baden II (1856), 45 s. ; Duhr I, 402 s. 11 Cfr. specialmente Duiir I. V. anche Riezleb IV, 561 s. ; VI, 254. 285 s. 1= Vedi Ladebchi 1566, n. 317.