360 Pio V. 1566-1572. Capitolo 5 b. Alla metà di dicembre del 1571 Pio V aveva spedito in Francia quale nunzio straordinario1 Antonio Maria Salviati, che pel tramite dei Medici era imparentato colla casa reale francese e già nella primavera del 1571 aveva dimorato alla corte di Francia a causa della prigionia di Giovan Galeazzo Sanseverino accusato dinanzi l’inquisizione.2 Salviati era incaricato in primo luogo di indurre Carlo IX ad entrare nella lega contro i Turchi.3 Insieme egli doveva esprimere il grande scontento del papa perchè proprio in quel momento il re avesse mandato a Costantinopoli presso il nemico del nome cristiano il vescovo di Aix deposto per eresia, con che svaniva pei poveri cristiani dell’impero turco la fiducia di essere liberati da insopportabile tirannia in seguito alla vittoria riportata a Lepanto. Il nunzio doveva inoltre elevare lagnanze sui continuati sforzi di sposare Enrico di Navarra con Margherita allo scopo di ricondurlo forse alla Chiesa, ch’era certamente una falsa speranza. Finalmente doveva esporre che il papa era molto meravigliato che si fosse ridata sì grande influenza al Coligny e che Carlo IX permettesse agli ugonotti di diffondere i loro errori nel marchesato di Saluzzo, perchè ciò era contro la pace di St-Germain.4 Nel suo viaggio verso la Francia Salviati visitò Firenze, Lucca,. Genova e il duca di Savoia, ove per incarico del papa trattò della lega santa.5 Nel gennaio del 1572 egli arrivò alla corte fran- Cfr, anche Jlistor. Zeitschrift I/, 389 s. Dopo la notte di S. Bartolomeo, Caterina celiò perchè a Rema si fosse creduto al suo accesso alla lega contro I Turchi. Vedi Theiner. Annales eccl, I, 332. 1 Vedi Ladf.rchi 1571. n. 135; Garampi. Osàervaz. 315. 2 V. 1’ * Instruttionc per Mons. Salviati in data di Roma 5 febbraio 1571, in Varia polit. SI (ora 82). p. 117 s. ; cfr. ibid. 277 s.. 638 s., 640 s.. Archivio segreto pontificio. Sugli sforzi coronati da successo di Carlo TX e de! cardinale Rambouillet (già vescovo di T.e Hans e ambasciatore a /Roma) per liberare il conte G. G. Sanseverino imprigionato come ugonotto dall’inquisizione e al servizio di Francia, v. la * relazione di Arco del 17 febbraio 1571, Arciiivio di Stato in Vienna. Al felice successo ebbe parte essenziale Jean de Vivonne mandato allora a Roma ; cfr. Guy de Bremond, J. de Vivonne', Paris 1884, 27 s. ; inoltre Amabile I, 303 s. s Di ciò clie aveva trattato già F. Bramante ; v. la sua * Cifra deli'S novembre 1570, Xintziat. di Francia IV, 73, Archivio segreto pontificio. < V. 1' * istruzione per Salviati colla data di Roma 15 dicembre 1571 in Varia Polit, 33 (ora 34), p. 49 s. V. ibid. 81 (ora 82), p. 283 s., il primo abbozzo-[cfr. ibid. 116 (ora 117), p. 114 s.], Archivio segreto pontificio. Cfr. anclie la lettera di Pio V -a Caterina del 15 dicembre 1571 presso Catena 301 s. e Corrésp. dipi. IV, 549s., 551 s. Nella sua ''relazione del 3 novembre 1571 (Ar-chivio di Stato in Vienna) Aree menziona una lettera precedente: * Papa si duole grandemente della regina madre del re come quella che Prin cipalmente favorisse l’ammiraglio et: ha l’animo volto del continuo a diverse novità et perciò Sua Santità gl'ha scritto un breve in colera ». 5 V. la lettera del doge di Genova a Pio V presso Gotjbau 436 ss. Cfr. (-importanti osservazioni di LADERcni 1571, n. 135 contro Oraziani (Epist. i«o.-