144 Pio V. 1566-1572. Capitolo 2 y. una sorta di musica da Chiesa, che serviva alla sensualità più che alla pietà, egli, riattaccandosi al concilio, emanò alcuni anni più tardi per il vescovo di Lucca, nella cui città esecuzioni musicali durante la settimana santa offrivano occasione a scandali d’ogni fatta alla gioventù d’ambo i sessi accorrentevi numerosa.1 Anche un divieto delle sepolture nelle chiese sarà stato occasionato da una proposta fatta al concilio di Trento :2 per l’avvenire soltanto i resti dei Santi potevano trovare un luogo di riposo nei tempii.3 Se già in simili cose secondarie osservava i cenni del concilio, Pio V se ne manifestava ancor più difensore e campione tosto che venissero in questione i varii punti fondamentali su cui l’assemblea tridentina costrusse la riforma. (J- Nel 156G il vescovo di Còrdoba scriveva a Pio V4 che dopo il concilio di Trento agli avversarii d’una riforma ecclesiastica a fondo era rimasta una sola speranza, che cioè non si guarderebbe tanto per il sottile quanto all’attuazione e che a Roma si dispenserebbe dalle rigide prescrizioni. Anche quest’ultima speranza andò amaramente delusa sotto un papa, del quale erasi predetto che sarebbe inesorabile nelle cose del concilio 5 e che al principio del secondo anno del suo governo potè scrivere parergli noto a tutti il suo zelo per la esecuzione del sinodo, e che l’ufficio di colui, al quale era affidata la cura di tutta la Chiesa, esigeva tale zelo come dovere del posto, giacché decreti conciliari senza attuazione da parte del papa e dei vescovi erano inutili.6 Palestrina si contenta di venir a servire la Mtìt V™ per quattrocento scudi d’oro l'anno; io ho fatto quanto ho potuto per ridurlo ancora a meno, ma non ho potuto ottener più. Adesso aspetterò che la Mtà Vro mi commandi quello ho a fare circa quest’huomo, il quale mi vien lodato da molti » (Arco, 8 novembre 1567, Archivio di Stato in Vienna). * « Con Giov. di Palestrina non passerò più innanzi » (Arco, 3 gennaio 1568, ibid.). i Breve del 4 aprile 1571, presso Laderchi 1571, n. 165. Ivi, come il concilio, Pio V biasima la lasciria di quelle esecuzioni. Due altri brevi, del 2 aprile 1570. sulla musica ecclesiastica nel Messi«», ibid. 1570, n. 417. ~ Theiner, Annales II. 590. Cfr. sopra p. 60. n. 4 e voi. VII, 574. n. 1. 3 Bolla del 1» aprile 1566, § 5, nuli. R