Visite apostoliche. 151 difficoltà opposte dal viceré di Napoli colla pretesa dell’exequatur regio per il visitatore apostolico.1 Di fatto l’Orfino potè poi compiere l’incombenza avuta nelle chiese di Calabria, a Otranto, Bari e regioni vicine e persino in Napoli stessa.2 L’incarico dato all’Orfino pel Sud fu affidato per l’Italia settentrionale e media all’egregio vescovo domenicano Lionardo Marini. Nell’autunno 1566 Pio V nominò il Marini vescovo di Alba nel Monferrato e gli impartì i poteri di visitare, recandosi lassù, 24 chiese dell’Italia settentrionale.3 Allo zelo del papa non rispose totalmente il Marini, al quale dopo due anni Pio fece un rimprovero perchè fino allora non aveva come vescovo visitato tutti i luoghi della sua diocesi.4 Per gli anni 1571 e 1572 si hanno prove che vennero mandati visitatori apostolici in alcune città d’Italia.5 Visitarono i conventi della Germania meridionale il Commendone quale legato pontifìcio nel 15696 e la diocesi di Aquileia col consenso dell’arciduca Carlo d’Austria Bartolomeo Porzia.7 II papa pensava ad estendere alla Spagna8 ed anzi a tutta la Chiesa9 la visita che aveva ordinato per l’Italia. Le dolorose esperienze fatte da Pio V con parecchi dei suoi collaboratori vescovi, lo fecero con tanto maggiore zelo sollecito alla ricerca di mezzi per tenere lontano almeno in avvenire gli indegni dalle sedi episcopali. Nel concistoro segreto del 18 aprile 1567 egli prescrisse che ind’innanzi ogni vescovo per l’Italia do- 1 Ibid. 1567, n. 64. Cfr. Bonelli a Cristoforo Rodriguez S. J. (che doveva accompagnare Orlino), 30 dicembre 1566, S. Franc. Borgia IV, 691; Bonelli a Orlino, 30 dicembre 1566, ibid. 692; Rodriguez a Pio V, 7 gennaio 1567, ibid. 693 ; Salmeron a Rodriguez, 18 agosto 1566, Salmeron, Epist. II, 95 ss. Sul nome Orfino, cfr. sopra, p. 126, n. 7. 2 Laderciii 1567, n. 65. 3 Cioè Sulmona, Marsi, Chieti, Penne e Atri, Ascoli, Ancona, Sinigaglia, Fano, Pesaro, Rimini, Cesena, Forlì, Bertinoro, Faenza, Imola, Modena, Reggio, Mantova, Lodi. Vigevano, Casale, Asti, Acciui. Breve del 24 ottobre 1566, presso Ugheixi IV, 422. ì Breve del 19 agosto 1568, presso Laderchi 1568, n. 43. s * « Decreta a rev. D. visitatore apostolico facta de anno 1571 pro ecclesia, pairochiali S. Michaelis (le Arimtono in Barl). L. 152, Biblioteca Vaticana * Appunti e decreti della sacra visita di Pietro de Lunet vescovo di Gaeta deputato del Papa come legato apostolico a visitare la diocesi di Spoleto: Oancel-laria arcivescov. in Sipoleto. Cfr. Sordini in Bollett. per l’Umbria XIII (1908). 0 Laderchi 1568, n. 90. M. Mayr in Studien u. Mitteil, aus dem Benediktiner- und Zisterzienserorden XIV (1893), 385 ss. A. Starzer in Blätter des Vereins für Landeskunde. von Niederösterreich 1892, 156 s. 7 Laderchi 1569, n. 222. Un * comando all'arcivescovo di Avignone, del 17 luglio 1569, di cominciare quanto più tosto la visita della legazione, in Brevia Arm. 44 Archivio segreto pontificio.. 8 Requesens a Filippo II, 1° febbraio 1567, Corresp. dipi. II, 31. !i Lettera del cardinale di Portogallo a Francesco Borgia del 25 ottobre 1569, S. Franc. Borgia V, 222.