Importanza della creazione cardinalizia de! 1570. 117 vazioni mostrano soltanto quanto l’opinione pubblica avesse perduto il giudizio circa i requisiti d’un principe della Chiesa, mentre poi con altre espressioni Zùniga giustificò ne! modo più sorprendente 1 elezione fatta dal papa. Anche all’ultima ora egli aveva elevato obiezioni contro Aquaviva e Cervantes, ma di Cervantes egli stesso dice di non aver mai visto uomo di minore ambizione e di vita più esemplare;1 l’Aquaviva era per lui un giovane virtuoso, di buona cultura scientifica.2 Per incarico del suo signore egli, se fosse stato possibile, doveva escludere dalla dignità cardinalizia anche Burali e Santori, ma allorquando nel 1570 trattossi della nomina d’un legato per la Germania, Zùniga scrisse che dovevasi eleggere un uomo di vita esemplare in modo eccezionale e raccomandò all’uopo il Burali siccome quegli che a questo riguardo godeva ottima fama e si sarebbe guadagnato stima in Germania.:! Pio V sapeva anche benissimo perchè avesse sì a lungo e con tanta sollecitudine fatto ricerca di idonei cardinali ed a dispetto di tutti gli assalti avesse sì fermamente insistito sugli uomini di sua elezione. Se il concilio di Trento aveva esortato il supremo pastore della Chiesa ad accogliere nel supremo consiglio di questa solo le persone più distinte, se in ciò come nella nomina di egregi vescovi esso aveva visto il più necesario requisito per la riforma della Chiesa,4 Pio V aveva ora corrisposto del suo meglio a questa esortazione. Parve assicurata la prossima elezione papale : qualora il futuro papa procedesse sulla via del suo predecessore, dal senato della Chiesa non potevano più derivare gli scandali, che sì spesso avevano offerto le migliori armi ai nemici della Santa Sede. Per questo il rinnovamento del Collegio cardinalizio nel 1570 fu un atto di riforma nel senso più bello della parola. d. Il papa, scrive Tiepolo ai 19 d’ottobre del 1566, non fa altro che riformare.5 Sotto la stessa data Strozzi notifica che il lunedì c’è consultazione della congregazione del concilio, il martedì consultazione sul nuovo ordinamento degli studii, il mercoledì sulla riforma del breviario, il giovedì prima di pranzo sull’inquisizione e nel pomeriggio sulla riforma del clero e così il papa si occupa tutto in queste cose.6 1 Zùniga a Filippo II, 15 maggio 1570, Corresp. dipi. Ili, 358 n. 2 Ibid. 357 (17 maggio 1570). 3 Ibid. 363 s. (19 maggio 1570). 4 Sess. 24, de ref. c. 1. 5 Mutinelli I, 57. “ *«tal che s’occupa tutto in questi essercitii ». Archivio di Stato in. 'ienna.