Solenne ingresso di M. A. Colonna in Roma. 567 | Tutta Roma era in movimento allorché spuntò il mite assolato giorno del 4 dicembre.1 Migliaia di persone erano accorse alla via Appia, dove presso la basilica di S. Sebastiano Girolamo Bonelli colla guardia svizzera, il senatore e i conservatori aspettavano il Colonna che doveva venire da Marino. Senz’armi, decorato soltanto dal toson d’oro, Marcantonio montava un cavallo bianco regalatogli dal papa: un mantello di seta nera contornato di pelliccia copriva la sua giubba di drappo d’oro, la sua testa un cappello di velluto nero, dal quale scendeva una piuma bianca tenuta da un fermaglio di perle. Fra giubilo straordinario, il clangore delle trombe e lo scoppiettare dei fucili si ordinò il corteo nel quale vedevansi anche i variopinti vessilli di tutte le corporazioni e dei 13 rioni di Roma. Com’è facile a comprendersi, l’interesse maggiore era eccitato dai 170 prigionieri turchi, vestiti tutti in rosso e giallo, incatenati e vigilati da alabardieri. Dinanzi ad essi cavalcava in abito turco un romano strascinante nella polvere la bandiera del sultano. A lato dei prigionieri procedeva un eremita, che aveva partecipato alla guerra e che il popolo, presso il quale era molto amato, chiamava Fate ben per voi dalle parole, ch’egli continuamente ripeteva.2 Portava il vessillo della Chiesa Romegasso, quello della città di Roma Giovan Giorgio Cesarini, vicino ai quali cavalcavano Pompeo Colonna ed Onorato Caetani coi due nepoti del papa, Michele e Girolamo Bonelli: indi vedevasi Marcantonio Colonna salutato con infinito giubilo, seguito dal senatore di Roma, dai conservatori, da numerosi amici e commilitoni. Chiudeva il corteo la cavalleria leggera del papa. Come Carlo V 35 anni prima, così anche Marcantonio Colonna entrato da Porta S. Sebastiano e passato dinanzi le terme di Ca-racalla, per gli archi trionfali di Costantino e di Tito salendo il Campidoglio arrivò a S. Marco e di là per via Papale al Ponte di S. Angelo. Per via si vide la statua di Pasquino decorata: essa teneva nella sinistra una testa di turco che gettava sangue dalla bocca, nella destra una spada sguainata.3 1 Sull’ingresso trionfale ilei Colonna cfr. Frano. Albertonio, L’entrata rhe fece Vece. sig. M. A. Colonna in Roma, Viterbo s. a [1571], con varianti e un’aggiunta presso Cancellieri, Possessi 112 s. V. inoltre Tiepolo presso Mu-tinelli I, 104 e ¡il diffuso * Avviso di Roma del 5 dicembre 1571, Urli. 10J,2, ,p. 157b-158, Biblioteca Vaticana, coll’osservazione, spiegabile colla riduzione del programma : « Questo spettacolo era più in opinione che non è riuscito in fatti ». Cfr. Bertolotti, La schiavitù 7. Dei recenti vedi Guglielmotti, Colonna 265 s. ; Rodocanaciii, Capitole 115 s. 2 TJn * Avviso di Roma del 1° dicembre 1571, loc. cit. p. 154, fa sapere che il giorno avanti « il fate ben per voi » col turbante in testa aveva portato al papa alcuni « pezzi delli stendardi » presi a Lepanto. » V. * Avviso di Roma del 5 dicembre 1571, loc. cit. 157M.58, Biblioteca Vaticana.