Partenza della flotta pontifìcia. 553 perarle. Una speciale congregazione deliberava sui provvedimenti necessarii.1 Una relazione da Roma del 30 maggio 1571 fa sapere che il papa aveva levato dal tesoro di Castel S. Angelo 40,000 scudi per la guerra e che nella città non vedevansi che soldati.3 Altre somme furono trovate con la tassazione dei benefizi dei cardinali e coll’erezione avvenuta il 12 giugno del Mons religionis.3 Efficacissimo aiuto prestarono Cosimo de’ Medici e Marcantonio Colonna nell’ordinamento delle dodici galere.4 Ai 13 di giugno il Colonna andò a Civitavecchia dandovi le ultime disposizioni : ai 21 di giugno la flotta papale poteva già far vela.5 Essa si recò dapprima a Napoli, ove doveva attendere l’arrivo delle navi spagnuole sotto il comando di Don Juan. Fin dal 27 maggio 1571 Pio V aveva con una lettera di suo pugno rappresentato a Filippo II la necessità che Don Juan comparisse quanto più rapidamente fosse possibile, che altrimenti andava perduta una buona occasione e sarebbero state inevitabili lagnanze da parte dei veneziani.0 Divideva lo stesso parere l’ambasciatore spagnuolo a Roma, Zuniga. 7 Era cosa tanto più spiacevole che Don Juan si facesse aspettare più a lungo, e perciò Pio V diede ordine al Colonna di salpare da solo per Messina destinata come piazza di convegno di tutte le forze militari della lega.8 Egli vi arrivò il 20 luglio.9 In conseguenza la flotta papale fu la prima al posto: era 1 V. * Avviso di Roma del 1(5 giugno. 1571, Vrb. 101,2, p. 75 e 7Gb, Biblioteca Vaticana. Cfr. Aota fconsist. card. 8. Severvme in Studi c docvm. XXIII, 323, 324, 330. 2 V. * Avviso di Roma del 30 maggio 1571, loc. cit. 69. 3 Quanto all’imposizione di tasse ai cardinali v. l'articolo di Hewel in Fnglish histor. Review 1915, luglio. Il decreto sul Mons religionis (v. sopra, p. 73) fu stampato da A. Biado nel 1571. Un * Avviso di Roma del 7 luglio 1571 notifica che ogni giorno avevano luogo consultazioni presso il Cardinal Ricci allo scopo di procurare altro denaro: essendo difficile trovarne senza grave peso del ¡popolo, è possibile che il papa metta mano ad tempus ai rei/ressi (Urli. 101,2, p. 85, Biblioteca Vaticana). V. anche 1’* Avviso di Roma dèi 7 luglio 1571 in Carte Farnes. 763 dell’Archtvio di Stato in Napoli. IX nuove consulte per procurare denaro dà notizia un * .4 friso di Roma dell’8 agosto 1571, Vrb. 101,2, p. 96, loc. cit. Cfr. anche Adriani XXI, 4. * Cfr. Le Bket Vili, 237 ; Guglielmotti, Colonna 148 s., 151 s. Il * patto con Cosimo I circa le ¡galere per la guerra turca, del marzo 1571, in Varia polit. 81 (ora 82), p. 642 s., Archivio segreto pontificio. ® V. * Avvisi di Roma del 16 e 22 giugno 1571, Vrb. 101/2, p. 75, 77b, Biblioteca Vaticana. Cfr. Carinci 17 s. « Corresp. dipi. IV, 320. 7 Ibid. 315 s.. 317. » V. ibid. 349. Il gran maestro dei cavalieri gerosolimitani, che già con * breve del 16 marzo 1571 era stato esortato ad approntare le sue triremi, con * breve del 24 maggio 1571 ricevette l’ordine di condurle a Messina i*r il 20 giugno. Arni. 1,1,, t< 16,, ip. 361), 104, Archivio segreto pontificio. o Sereno 117. La data presso Mdementi, Venicro 81 (31 luglio), è errata.