288 Pio V. 1566-1572. Capitolo 4 b. scomunicati tutti coloro qualunque fosse la loro condizione, che appellassero dal papa a un concilio ecumenico. L’articolo contro il maltrattamento di dignitarii ecclesiastici vieta anche l’espulsione di cardinali, vescovi, legati e nunzi. L’aggiunta più importante riguarda i laici in qualsivoglia posizione, che procedono in cose criminali contro persone ecclesiastiche, facendosi rilevare ch’erano indi innanzi revocati tutti i privilegi pontifici eventualmente contrarii, anche se concessi a re, principi od altre autorità. Finalmente la bolla stabilisce ancora che ogni prete in cura d’anime debba averne un esemplare e studiarla bene al fine d’essere nel confessionale istruito sui casi, la cui assoluzione era riservata al papa. Addì 20 aprile 1568 cominciò la spedizione della bolla a tutti i vescovi coll’ordine di renderla solennemente nota perchè molti non sapevano di trovarsi scomunicati agendo contro i divieti in essa contenuti.1 Era chiaro che la bolla, del tutto fondata sulla base del diritto medioevale, condannava il cesaropapismo quale .s’era formato specialmente in Ispagna ed a Venezia.2 Fin nel 1566 s’era manifestato a qual punto fossero giunte le cose in Ispagna allorché quei vescovi rifiutaronsi di pubblicare senza il permesso del consiglio reale la bolla In coena Domini emanata in quell’anno, quantunque il papa ne li avesse risolutamente richiesti mediante un breve del 20 aprile.3 Allora fu evitato un conflitto perchè Filippo II rico- casi in essa riservati istruisce ottimamente, p. 102 ss., l’opera di Hausmann. premiata nel 1861 dalla facoltà teologica di Monaco, alla quale apparteneva anche Piillinger. Cfr. anche Phillips, Vermischte Schriften II, 377 s. 1 V. Arm. Jf-'t, t. 12, n. 66: Complìtribus episcopi», del 20 aprile 1566. Archivio segreto pontificio. Cfr. Lazzakeschi 13; Corresp. dipi. II, 409, n. 1. Il tir e ve di Pio V ¡a CarlQ Borromeo presso Bektam 84 s. ha la data del 28 aprile. 2 Sull’assolutismo statale dei Veneziani v. i nostri voi. II, 347 s. ; III, 603 s. Ai 24 d’aprile del 1568 Cusano * riferisce che Pio V lagnavasi specialmente di Venezia, che non losservava la bolla avendo da ¡poco carcerato l’abbate Lipo-mano. Archivio di Stato in Vienna. 3 II breve del 20 aprile 1566 è stampato in Corresp. dipi. I, 196 s. Anche l’ambasciatore imperiale Arco si occupa ripetutamente nelle sue * relazioni della bolla, ma era molto insufficientemente informato su di essa. L’ 11 maggio 1566 annunzia che si diceva che il papa avrebbe mandato la bolla In coena a tutti i nunzi perchè la comunicasse ai principi, «ma fino a hora ella di-spiace a tutti » ; teniesi opposizione dei principi specialmente ove la si interpreti letteralmente. L’8 giugno Arco sostiene che per riguardo ai principi SI papa differisce la pubblicazione della bolla « perche senza il consenso loro i vescovi non ardirebbero publicarla ne in Spagna ne in Francia, il medesimo converrebbe che facessino gli vescovi di Germania essendo cosa di tanta c<®' sideratione». Ai 22 di giugno Arco scrive che la bolla era stata «segretamente» inviata ai vescovi in Spagna e Portogallo. Finalmente ai 6 di luglio riferisce non sentirsi ancora che la bolla sia pubblicata in Ispagna o anche solo in un»