306 Pio V. 1566-1572. Capitolo 4 c. dichiarato di mantenere il placet.1 II cardinale Bonelli aveva incaricato Giustiniani di avvertire nella controversia milanese che colla giurisdizione spirituale andava a rotoli anche la civile. Lo scopo ¡finale dei milanesi, così gli scrissero da Roma, è indubitabilmente quello di farsi padroni di tutte le faccende ecclesiastiche.2 In un apposito memoriale sulla questione milanese3 Giustiniani chiese il formale ritiro dello scandaloso4 editto di quel governatore. Egli rimise inoltre memoriali sulla Monarchia Si-cula e gli abusi e violenze degli ufficiali regi nelle due Sicilie.5 Il memoriale sulla Monarchia Sicula6 esponeva che nonostante minute indagini non s’era potuto dimostrare nè una concessione giuridica nè una consuetudine legale che potesse cautelare la coscienza del re o dei suoi ministri. Tutto ciò che si avanza come argomento si risolve in quattro parole d’un diploma attribuito a Urbano II, che appare sospetto di falsificazione, del quale anzi può provarsi che è piuttosto interpolato che vero. Non s’appoggi quindi il re su questo documento, e ciò tanto meno perchè non può darsi alcuno stato di possesso e alcuna consuetudine, la quale possa recare pregiudizio alla suprema podestà pontificia. Anche il santo Padre, una volta informato di questo fatto, crede di non potere sacrificare con tranquilla coscienza la giurisdizione ecclesiastica al potere civile, specialmente perchè può dimostrarsi che gli antenati stessi del re avevano avuto scrupoli di coscienza su tale pretensione. Che se egli metteva ora risolutamente sul tappeto l’affare, la ragione ne era che negli ultimi tempi gli abusi risultanti sotto il nome di Monarchia Sicula erano emersi in numero incredibile e in modo intollerabile, crescendo per giunta di giorno in giorno. A prova di questa asserzione fu presentato insieme al memoriale un catalogo degli abusi e violenze. Giustiniani, che arrivò a Madrid nell’ultima settimana di novembre del 1569,7 non mancò di zelo, ma ben presto dovette osservare che il governo spagnuolo non aveva buona volontà di eliminare le controversie. I suoi richiami per la Monarchia Sicula vennero sottoposti al consiglio di stato italiano domandando le relazioni dei governatori. Frattanto egli apprese che il governo occupavasi in segreto e con ardore a fare ricerca di tutti gli an- 1 V. Termo primiero de las leyes de recopilacción, Madrid 1772, 1. 1, tit. 10, ley 12. 2 * Bonelli a Giustiniani da Roma 2 novembre 1569 in Borghese I, 632, p. 66b, Archivio segreto pontificio. Cfr. Hinojosa 195. s * Borghese I, 607, p. 148 s., loc. cit. ■* * Bonelli a Giustiniani eia Roma ,10 gennaio 1570, ibid. p. 102 s. s Vedi Hinojosa 193, 196. 6 Stampato in Tedesciiis 246 s. Cfr. Sentis 119 s. 7 V. la relazione di Castagna da Madrid 26 novembre 1569, Corresp. dipi-ili, 191 s., colla quale va rettificato Hinojosa 193-196.