510 Pio V. 1566-1572. Capitolo 8 c. siderassero la missione principalmente come un’occasione di sacrifici e patimenti straordinarii e del martirio, come la somma prova dell’amor di Dio; l’attività piena di sacrificio di un missionario errante aveva per essi maggior attrattiva che non il lavoro modesto di un curato stazionario in una piccola comunità di neoconvertiti. Si devono tenere davanti agli occhi queste circostanze se si vuole valutare giustamente l’insistenza di Pio V per un lavoro il più sodo possibile. Si rivelò di grande importanza per l’avvenire il fatto che quello fra gli Ordini sorti recentemente, che fin dal principio inserì nel suo programma la propagazione della fede nel mondo pagano, ottemperò in tutto alle massime di Pio V. Le istruzioni di Francesco Borgia ai suoi sono tenute totalmente in questo senso. Dovunque siano, scrisse egli nel marzo 1567,1 volgano i nostri la loro prima cura ai cristiani già convertiti, si sforzino di conservarli nella fede e di giovare alla loro salute spirituale. Solo allora debbono rivolgere la loro attenzione alla conversione degli altri non ancora battezzati, ma anche in ciò procedere con prudenza e non assumersi più di quanto possano fare. Non reputino come guadagno andare or qua or là per convertire pagani, che poi non potrebbero sorvegliare; piuttosto procedano a poco a poco e consolidino il guadagno già fatto, essendo volere di Sua Santità, come ho detto ai nostri, che non si battezzino più di quanti si possono mantenere nella fede.2 Non devono alla leggiera esporsi a maggiori rischi di vita in mezzo a popolazioni non ancora soggette, perchè, per quanto sia per essi stessi un vantaggio lasciare presto la vita nel servizio di Dio, ciò non è tuttavia di utile per il bene generale, essendoci tanto pochi lavoratori per quella vigna e non potendo la Compagnia che diffìcilmente mandarne altri in loro vece. La stessa esortazione di conservare da prima quanto si era già guadagnato e di procedere solo allora innanzi, la rivolge il Borgia, facendo di nuovo appello a Pio V, al visitatore delle Indie. Così è la volontà del papa: non gli sembra a proposito il fare cristiani quei tali, che non si possono conservare nella fede: a suo avviso si deve fortificare il guadagnato e solo dopo andare avanti.3 L’ampiezza di veduta, che si esprime in queste disposizioni a vantaggio del mondo pagano, il grande papa la mostrò non meno nelle sue relazioni con i popoli dell’Oriente più vicino. Egli sapeva 1 Al 1’. Ruiz del Portillo e suoi compagni, s. Franciscijs Borgia IV, 420. - « La intención de S. S., como á nosotros lo ha dicho, es .