128 Pio V. 1566-1572. Capitolo 2 e. Un altro provvedimento, veramente giusto e necessario, non potè che aumentare circa lo stesso tempo il malcontento di parecchi. Già da tempo correva la voce che secondo il desiderio del papa tutti i sacerdoti secolari e regolari dovessero dinanzi al vescovo dare prova della loro attitudine ad ascoltare le confessioni.1 Di fatto nel marzo del 1567 Pio V fece esaminare accuratamente tutti i confessori delle chiese di Roma e allontanare gli inetti ;2 al principio del 1571 richiedevasi per tutti i confessori una approvazione della congregazione per la riforma.3 Cercossi di rendere difficile ai poco adatti l’accesso al sacerdozio. In seguito a disposizione papale, per l’avvenire l’ordinazione non potevasi conferire se un mese prima non s’era sostenuto un esame dinanzi al vicario del papa.4 Solo dietro espresso ordine pontificio potevansi ormai concedere dalla Segnatura ordinazioni extra tempora e legittimazione di illegittimi.s Anche i cardinali non potevano indi innanzi conferire benefici presso chiese di Roma se non a persone che fossero state riconosciute capaci dal vicario generale.6 Allo scopo di rinforzare il buono spirito nel clero, la commissione per la riforma introdusse conferenze sacerdotali. Tutte le parrocchie di Roma vennero divise in sei circoscrizioni ed i preti d’ognuna di queste dovevano una volta la settimana raccogliersi in una chiesa dove trattavasi come in un piccolo sinodo dei bisogni delle parrocchie.7 Il papa prese pure in considerazione l’esterno contegno degli appartenenti al ceto ecclesiastico. Per ovviare al mal costume, che persino dei preti si vestissero da laici, fu fatto obbligo a tutti i chierici di portare l’abito ecclesiastico :8 perderebbe i suoi be- i * « S’intende che vuole che tutti li confessori cosi preti come frati vadino ad essaminarsi al vescovato, se sono idonei alla confessione, altramente saranno privati del confessare trovandosi inesperti » (Avviso di Roma del 16 novembre 1566, Urb. 10J/0. p. 321, Biblioteca Vaticana). Già nel concistoro del 23 gennaio 1566 erano stati costituiti commissardi per l’esame dei parroci in generale i cardinali Borromeo, Savelli. Alciati e Sirleto. * Arco, 26 gennaio 1566, Archivio di Stato in Vienna. - * Avviso di Roma del 15 marzo 1567, Uri). 101/0, p. 370, Biblioteca Vaticana. 3 * Zibramonti 20 gennaio 1571. Archivio Gonzaga in Mantova. Cfr. * Avviso di Roma del 20 gennaio 1571, Uri). 10!t2, ¡p. 7, Biblioteca Vaticana. * * Avviso di Roma del 12 maggio 1571, Urli. 101/2, p. 60. Biblioteca Vaticana. 5 Ordine a Capizuchi. * A vviso di Roma del 29 gennaio 1569, ibid. 10.>¡1. p. 13. n lìall. Rom. VII, 423. Sulla data vedi Laderchi 1566. n. 59. 7 * Avviso di Roma dell’8 marzo 1567, Urb. 101/0. p. 366, Biblioteca Va- ticana. s Editto del cardinale Savelli del 30 ottobre 1566. presso Ladf.rchi 1566, n. 58; cfr. ibid. n. 63. * Strozzi. 11 novembre 1566. Archivio di Stato i11 Vienna.