Difficile situazione di Maria Stuart. Uccisione di D. Riccio. 373 dinaie di Lorena che consigliava a confiscare i beni dei ribelli ed a rivolgersi di nuovo al papa colla preghiera d’un aiuto in denaro.1 Di fatto la regina incaricò il suo antico inviato a Roma, Chisholm vescovo di Dunblane, di ritornare nell’eterna città. Nelle credenziali2 di Chisholm si dice che le condizioni della Scozia non erano disperate, ma molto pericolose e che i nemici della regina erano bensì in esiglio o nelle mani di lei, ma che il furore e la povertà li spingeva a tentare l’estremo. Chisholm aveva appena di poco avanzato nel suo viaggio, che gì; pervennero all’orecchio voci di nuovi terribili avvenimenti in Iscozia, Maria aveva aperto ai 7 di marzo il parlamento mettendo in deliberazione due proposte: l’una permetteva ai-vescovi e parroci d pieno esercizio dell’antica religione, l’altra chiedeva la punizione dei ribelli.3 I lord ribelli cercarono di prevenire l’imminente perdita dei loro beni con una nuova congiura per abbattere la regina e trovarono un facile istrumento nell’intimità di Maria. Il giovane, incapace e ad ogni modo ancora immaturo Darnley sentivasi profondissimamente ferito nel suo orgoglio perchè Maria non gli aveva concesso la cosidetta corona matrimoniale, che l’avrebbe equiparato alla moglie nell’esercizio del potere regio.4 Dalla promessa dei congiurati di elevarlo a vero re ereditario, quel giovane senza testa si lasciò sedurre a collegarsi con loro, che proprio allora avevano preso le armi contro di lui. L’introduzione al progettato delitto fu l’assassinio del segretario cibila regina, Davide Riccio, al quale attribuivasi l’atteggiamento filocattolico della regina.5 Senza riguardo alla sposa ed al figlio, che da sette mesi Maria portava in seno, lo snaturato padre e sposo condusse la sera del 9 marzo 1566 i congiurati nella stanza della regina, che sedeva a tavola con Riccio e alcuni famigliari. La i congiurati afferrarono il segretario, che s’era rifugiato dietro la sua sovrana e cominciarono a offenderlo colle loro spade 1 POLI.EN CI. 2 Del 30 gennaio 1566, presso Laderchi 1566, n. 366 ; Labanoff VII, 8. 3 «One allowing the bishops and rectors of churches the full exercise of • fu*ir ancient'religion, and the other ¡punishing the leaders of conspiracy ». t-i.si.iE presso Forbes-Leith 108. 4 Sull'importanza della corona matrimoniale vedi Broscii VI, 50S. 1 Non è dimostrato ed è inverosimile che Riccio fosse un agente del papa (Bekker, Maria 12) ; l’Archivio vaticano non ha nessuna lettera di lui o a lui (Poixen citi). Certo it is unquestionable that... the Protestant lords longed for ticcio’s murder as Mary's zealous adviser in her efforts to restore the old reli-Q'on (Bain II, xv). Fra i complici della congiura compaiono anche Knox e il predicatore Craig (Bain loc. cit. e m. 365, p. 270). — Non può parlarsi del «bel '■anfore Riccio». Secondo tutte le relazioni egli era brutto, secondo quasi tutte 1 unica eccezione Labanoff |VII, 86 può derivare da errore di scrittura — Piuttosto in età. Particolari sulla congiura presso Cardauns 5-19.